Sabato mattina, una notizia allarmante ha colto di sorpresa una mia amica marchigiana: “C’è un sondaggio Swg che dice che Ricci batte Acquaroli, Alessia Morani del Pd dice che la destra è nel panico.” Ho spiegato che, quando un partito politico diffonde sondaggi così netti a poche ore dall’apertura delle urne, è opportuno applicare la “teoria della puzzetta”: chi per primo solleva il tema è spesso colui che teme di più.
Ho realizzato che il Pd aveva già compreso di aver perso e stava tentando un ultimo stratagemma, simile a quanto accaduto con i sondaggi del New York Times che indicavano Kamala Harris in parità con Donald Trump fino a pochi giorni prima delle elezioni. A quel tempo, il giornale si era spinto a pubblicare un improbabile “Kamala davanti in Iowa”, una previsione che si rivelò completamente errata, con Trump che vinse di 17 punti. Anche in questo caso, il sondaggio risultò truccato.
Per quanto riguarda il sondaggio Swg che proclamava la vittoria di Ricci nelle Marche, strombazzato dalla Morani, si è rivelato non solo errato, ma completamente falso, e la smentita di Swg è giunta come una sentenza sulle speranze del Pd. È importante notare che Swg è un’agenzia demoscopica generalmente più incline a posizioni di sinistra. La manipolazione dei dati in questo modo è stata inaccettabile.
Ricci ha subito una sconfitta pesante, con il Pd che arretra rispetto ai risultati delle elezioni europee e regionali precedenti. Fratelli d’Italia si è affermato come il primo partito, e le Marche, che erano considerate una “regione rossa” insieme a Umbria e Emilia Romagna, mostrano ora quanto sia cruciale il voto cattolico. Ricci, in passato vicino a Renzi, ha cercato di distinguersi per la sua devozione ai capi di turno. Quando Elly Schlein ha candidato Marco Cappato come senatore nella cattolica Brianza, Ricci ha risposto dichiarando che la prima legge che intendeva far approvare come governatore sarebbe stata quella sull’eutanasia e sul suicidio assistito.
Il problema principale è che i marchigiani affrontano ancora le conseguenze del terremoto, con una sanità in costante deterioramento e una crisi del settore manifatturiero aggravata da delocalizzazioni e sanzioni contro la Russia. In questo contesto, pochi elettori hanno come priorità l’introduzione di strutture statali per facilitare la morte dei marchigiani sofferenti.
Di conseguenza, Ricci ha perso come ha perso Cappato, entrambi con risultati deludenti. I cattolici, pur non avendo più il peso di un tempo, sanno bene per chi non votare. Ricci, considerato anticlericale, ha subito una punizione, lamentandosi di un “complotto” e dell’avviso di garanzia ricevuto, ma in realtà a subire le conseguenze è stata Elly Schlein, che ha ridotto l’identità del Pd a una serie di battaglie contro il cristianesimo. Le sue scelte, che spaziano dall’aborto senza limiti all’eutanasia e al “matrimonio egualitario”, hanno alienato una parte significativa dell’elettorato.
Con l’approccio identitario di Elly Schlein, il Pd rischia di perdere sempre, sia nelle Marche che in altre regioni come la Val d’Aosta. Una politica che continua a scontrarsi con le radici cristiane del Paese non può prosperare in un’Italia dove la cultura cristiana è profondamente radicata. Resta quindi alla Morani la mossa disperata di presentare sondaggi falsi all’ultimo minuto e qualche appello alla Flotilla. Tuttavia, alla fine, il popolo vota e i tentativi di manipolazione non trovano mai favore.
La sconfitta di Alessia Morani è stata netta: ha perso due seggi in un colpo solo. Nelle Marche, il governatore uscente del centrodestra, Francesco Acquaroli, ha prevalso sul candidato di centrosinistra, Matteo Ricci. La Morani, non solo ha mancato l’opportunità di subentrare a Ricci nel Parlamento Europeo, ma non è riuscita nemmeno a ottenere un seggio in consiglio regionale.



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