Accesa discussione ieri sera, martedì 30 settembre, a Porta a Porta. Bruno Vespa ha criticato aspramente Tony La Piccirella, portavoce della Global Sumud Flotilla, mentre le navi della missione umanitaria si trovano a poche ore dalle 150 miglia dalle acque di Gaza.
Un confronto acceso che si è trasformato in un’invettiva del conduttore, le cui parole hanno suscitato sdegno tra i sostenitori dell’iniziativa: “A voi non importa nulla dei poveri di Gaza”.
Il punto di rottura si è verificato quando Vespa ha incalzato il portavoce sulla proposta del cardinale Pierbattista Pizzaballa di consegnare gli aiuti umanitari a Cipro, lasciando che fosse la delegazione del patriarcato a portare gli aiuti a Gaza. “Vi fidate di Pizzaballa, o no?” ha chiesto Vespa. La risposta affermativa di La Piccirella ha aperto la strada all’attacco: “E allora, se vi fidate, perché non gli affidate gli aiuti? Lui ha detto di lasciarli a Cipro e li prenderanno loro”.
“I poveracci di Gaza”.
“Non ve ne fotte niente di dare gli aiuti alle persone”.Con una sfrontatezza inaccettabile Vespa aggredisce in diretta Tony La Piccirella, portavoce della Global Sumud Flotilla, disprezzando i gazawi e riducendo la missione a una sgradevole rogna per la… pic.twitter.com/rFdJMOZSDE
— Gisella Ruccia 🇵🇸 (@gisellaruccia) September 30, 2025
La giustificazione del portavoce – “quella proposta è non conforme alla natura della missione” – non convince il conduttore, che rilancia: “Quelli prendevano gli aiuti e li portavano ai ‘poveracci’ di Gaza”.
L’escalation raggiunge il culmine quando La Piccirella spiega che l’obiettivo della Flotilla è instaurare un canale diretto con Israele. È in questo momento che Vespa pronuncia la frase che ha scatenato le polemiche: “E allora vi posso dire che non ve ne frega niente delle persone che sono lì? A voi interessa aprire un canale con Israele che Israele non avrebbe mai aperto”.
Un’accusa pesante, pronunciata in diretta nazionale, che mette in discussione le reali motivazioni della missione umanitaria. Il portavoce prova a rispondere facendo appello al diritto internazionale e al comportamento dei “paesi che si dicono civili”, ma Vespa non gli concede spazio. Interrompe il collegamento e si congeda con un sarcastico “buona navigazione”.
La reazione sui social network
Le parole del conduttore hanno immediatamente provocato reazioni contrastanti. I sostenitori della Flotilla hanno denunciato l’aggressività di Vespa e l’uso di termini come “poveracci”, considerato irrispettoso nei confronti della popolazione di Gaza.



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