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Siamo arrivati a Gaza”: la barca Mikeno sfugge all’abbordaggio e si trova a poche miglia dalla costa



La Global Sumud Flotilla, una missione di attivisti pro-Palestina, ha subito un intervento della Marina militare israeliana mentre tentava di approdare a Gaza. Le forze israeliane hanno intercettato gran parte delle imbarcazioni, costringendole a modificare la rotta verso il porto di Ashdod. Secondo un tracker associato alla Flotilla, alcune barche continuano a navigare nel Mediterraneo, ma la situazione è incerta.



In particolare, la barca spagnola Mikeno ha raggiunto il mare di fronte alla costa di Gaza, con rapporti non confermati che indicano che si trovava a 9 miglia nautiche dalla costa. Tuttavia, la maggior parte delle altre imbarcazioni è stata fermata. Mercoledì sera, la Marina israeliana ha bloccato decine di navi, inclusi attivisti noti come Greta Thunberg e il giornalista italiano Saverio Tommasi. Nonostante ciò, gli attivisti continuano a resistere, con le operazioni di abbordaggio che proseguono. Entro mezzanotte, le forze israeliane avevano già preso il controllo di almeno 13 delle 47 navi coinvolte nella missione, mentre circa 20 imbarcazioni continuano a dirigersi verso Gaza.

Alle 10.40, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato: “Faremo il possibile per far rientrare il prima possibile gli italiani a bordo della Flotilla”. Durante un incontro con i giornalisti a Copenaghen, in occasione del vertice della Comunità politica europea, Meloni ha aggiunto che l’Unità di crisi della Farnesina è in contatto con gli avvocati di alcuni degli attivisti fermati.

Poco prima, alle 10.12, il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, ha comunicato alla Camera che “22 italiani sono stati fermati, abbordaggi pacifici con 16 navi”. Ha spiegato che le operazioni di abbordaggio sono state condotte senza violenza, con la Marina israeliana che ha utilizzato circa sedici navi. Tajani ha affermato che l’arrivo al porto di Ashdod richiederà diverse ore e che i membri della Flotilla verranno identificati e trasferiti in Europa nei giorni successivi. Ha anche sottolineato l’importanza della missione, affermando: “Apprezziamo gli sforzi di portare aiuti umanitari a Gaza”.

Un’altra imbarcazione, la nave olandese Mohammad Bhar, è stata intercettata con a bordo un cittadino francese e sei olandesi. Secondo l’agenzia di stampa ANP, cinque degli attivisti a bordo hanno dichiarato di voler intraprendere uno sciopero della fame, affermando: “Rifiutiamo di accettare cibo da un’entità che sta affamando i palestinesi anche attraverso il blocco illegale che abbiamo cercato di rompere”.

Nel frattempo, alle 9.52, gli attivisti di March to Gaza Greece hanno segnalato la perdita di contatti con quattro navi della delegazione greca della Global Sumud Flotilla. Le imbarcazioni coinvolte sono la Oxygono, la Vangelis Pissias, la Ahed Tamimi e la Pavlos Fyssas, con un totale di 34 persone a bordo. Gli attivisti hanno denunciato che le navi sono state “probabilmente intercettate” e hanno descritto l’operazione come “un atto di pirateria in violazione del diritto internazionale e del diritto del mare”.

Infine, alle 9.07, è stato riportato che il numero delle barche intercettate è salito a 21, mentre 23 continuano a navigare verso Gaza. Le imbarcazioni fermate includono nomi come Adara, All In, Alma, Aurora, Captain Nikos, Dir Yassine, Florida, Free Willy, Grande Blu, Hio, Huga, Jeannot III, Karma, Mohammad Bhar, Morgana, Otaria, Oxygono, Seulle, Sirius, Spectre e Yulara.



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