Una terribile vicenda ha scosso la cittadina di Lleida, in Spagna, dove la polizia municipale, intervenuta su segnalazione di passanti, ha fatto una scoperta scioccante. Inizialmente allertati per una coppia che si presumeva stesse facendo sesso in strada, gli agenti della “Guardia Urbana” si sono trovati di fronte a una scena ben più orribile: un padre stava violentando la propria figlia ventunenne, mentre un altro figlio di soli otto anni era presente.
L’episodio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsa, nei pressi della Cattedrale della Llotja, in Plaza de la Llotja, intorno alle 3 del mattino. La polizia è stata chiamata da alcuni passanti, preoccupati per la situazione che appariva inappropriata. Tuttavia, giunti sul posto, gli agenti hanno immediatamente compreso la gravità della situazione: l’uomo di 40 anni, padre della vittima, è stato arrestato in flagranza di reato. La giovane è stata trasportata d’urgenza in ospedale per ricevere le cure necessarie e per essere sottoposta a visita medica secondo il protocollo previsto per le aggressioni sessuali.
L’indagato è stato accusato di violenza sessuale e il caso è stato affidato ai Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, che ha avviato un’inchiesta per chiarire i dettagli dell’accaduto e determinare se l’uomo avesse precedenti abusi. Dalle dichiarazioni della vittima sarebbero emerse informazioni inquietanti riguardo a una storia di violenze continue da parte del genitore, anche di natura sessuale.
Lunedì, l’uomo è stato portato davanti al tribunale, ma il giudice ha deciso di rilasciarlo su cauzione, imponendo l’obbligo di non avvicinarsi ai figli. Questa decisione ha suscitato scalpore e preoccupazione tra la comunità locale. La Corte superiore di giustizia della Catalogna ha spiegato che la custodia cautelare non è stata richiesta dall’accusa, motivo per cui non è stata disposta.
Tuttavia, la situazione è peggiorata quando l’uomo è stato nuovamente arrestato dai Mossos d’Esquadra per aver violato l’ordinanza restrittiva, tentando di avvicinarsi all’abitazione della giovane donna. I servizi sociali del Comune sono stati coinvolti per analizzare la situazione della famiglia e comprendere come si sia giunti a un tale degrado.
Il sindaco di Lleida, Larrossa, ha commentato la vicenda in una conferenza stampa, affermando che “il caso è sotto inchiesta perché le dichiarazioni della vittima indicano che non si trattava della prima volta”. Ha aggiunto che questo è ciò che ha fatto scattare l’allerta e che “la comunità dovrà parlare e dovremo chiederci perché accadono queste cose”. Il sindaco ha concluso affermando: “Dietro tutto questo c’è una storia orribile. Questa situazione richiede a tutti di essere vigili su ciò che sta accadendo nella nostra società”.
La vicenda ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle vittime di violenza domestica e sulla necessità di un intervento tempestivo da parte delle autorità competenti. La comunità di Lleida è in stato di shock e si interroga su come prevenire simili atrocità in futuro. La polizia e i servizi sociali stanno collaborando per garantire la protezione della vittima e per fornire supporto a tutti i membri della famiglia coinvolti.
Questo caso rappresenta una triste realtà che molte comunità devono affrontare e sottolinea l’importanza di una vigilanza collettiva e di una risposta rapida da parte delle autorità per proteggere le vittime e prevenire ulteriori abusi. Mentre l’inchiesta continua, la speranza è che la comunità di Lleida possa trovare la forza per affrontare questa situazione e lavorare insieme per un futuro più sicuro.
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Monica



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