La puntata del 9 ottobre di Porta a Porta, condotta da Bruno Vespa su Rai 1, ha visto un vivace confronto tra Tommaso Cerno, direttore de Il Tempo, e Angelo Bonelli, leader di Avs, sul recente accordo di pace per Gaza firmato tra Israele e Hamas. Durante il dibattito, Cerno ha espresso il suo disappunto riguardo alla situazione politica italiana, affermando: “Io mi sono vergognato più volte di vivere in questo Paese in questi mesi”. Ha criticato la percezione negativa di Donald Trump da parte di alcuni politici italiani, sostenendo che il presidente statunitense ha lavorato in un contesto diplomatico complesso e difficile.
Cerno ha proseguito la sua argomentazione, mettendo in discussione l’operato dell’Europa e dell’Italia: “Israele ha tenuto fermo il punto e ha esagerato su certe cose? Vediamo se ha esagerato, nel senso poi vedremo, dopo la tregua che cosa è successo veramente, mentre l’Europa e l’Italia in particolare è entrata in una grande propaganda”. In risposta a queste affermazioni, Bonelli ha chiesto chiarimenti, chiedendo: “In che senso cosa è successo veramente?”
Cerno ha continuato a esprimere le sue preoccupazioni, affermando che l’atteggiamento di alcuni politici italiani, in particolare di Francesca Albanese, è stato inappropriato. “Io so di aver vissuto in un Paese dove una signora, di nome Francesca Albanese, ha fatto ridere un teatro dicendo a un sindaco che lui non doveva permettersi di ricordare gli ostaggi da liberare di Israele”. Ha paragonato questo comportamento a un “teatrino nazista degli anni trenta”, condannando le reazioni di alcuni gruppi di sostenitori della sinistra. Cerno ha concluso il suo intervento con una dichiarazione provocatoria: “Spero che Trump diventi presidente dell’Unione europea, al posto di Ursula von der Leyen”.
Bonelli, nonostante le interruzioni, ha risposto con fermezza, accusando Cerno di negare la realtà della situazione a Gaza. “Lei ha fatto un’affermazione grave, che quello che è successo a Gaza non è vero”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di riconoscere i fatti. Ha continuato a difendere la posizione di Avs, affermando: “Lei non può alterare la storia, la documentazione”. Bonelli ha quindi citato rapporti delle Nazioni Unite, che parlano di morti e feriti tra la popolazione civile di Gaza, inclusi “5.000 bambini con arti amputati”.
In un tono accalorato, Bonelli ha accusato Cerno di non avere argomenti validi e di tentare di manipolare la verità. “Lei non ha argomenti, lei non mi fa parlare perché non ha argomenti, di questo lei si dovrebbe vergognare”. Ha ribadito che la situazione a Gaza è grave e non può essere ignorata.
Cerno, continuando a contestare le affermazioni di Bonelli, ha insistito sulla necessità di affrontare la realtà dei fatti. “Vedremo tutto Bonelli, io non ho detto quanto dice lei. Lei risponda della sua piazza e dei suoi fischi e delle risatine nei teatri”. Ha citato manifestazioni a Roma, in cui i militanti del partito di Bonelli avrebbero sventolato bandiere di Hamas, accusando l’esponente dei Verdi di essere complice di tali atteggiamenti. “I terroristi di regime con le bandiere in piazza a Roma, le bandiere del suo partito giravano con quelle di Hamas a Roma, lei aveva le bandiere di Hamas nel suo corteo”.
Il dibattito ha messo in evidenza le profonde divisioni politiche in Italia riguardo alla questione israelo-palestinese, con posizioni nettamente contrapposte tra i due interlocutori. Mentre Cerno ha criticato l’atteggiamento della sinistra e ha difeso le azioni di Israele, Bonelli ha sostenuto la necessità di riconoscere le sofferenze della popolazione di Gaza e ha denunciato la retorica di negazione della realtà.
La puntata di Porta a Porta ha quindi offerto uno spaccato significativo delle tensioni politiche attuali, evidenziando come la questione del conflitto in Gaza continui a polarizzare il dibattito pubblico in Italia. Con posizioni così divergenti, il futuro della discussione politica su questo tema rimane incerto, mentre gli eventi internazionali continuano a evolversi.



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