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Sarkozy, da sbellicarsi! La moglie si lamenta: il criminale non mangia per paura che gli sputino nel piatto



L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, attualmente detenuto nel penitenziario di Parigi La Santé, sta affrontando gravi difficoltà alimentari durante la sua permanenza in carcere. Secondo quanto riportato dal settimanale Le Point, questa situazione preoccupa non solo i suoi amici e familiari, ma anche i suoi sostenitori. Sarkozy, condannato per il caso dei presunti finanziamenti libici alla sua campagna elettorale del 2007, ha adottato un regime alimentare piuttosto singolare: consuma esclusivamente yogurt.



Il settimanale francese ha rivelato che l’ex presidente, consapevole dell’ostilità che molti compagni di detenzione nutrono nei suoi confronti, ha deciso di rifiutare qualsiasi piatto servito in cella. “Per paura che qualcuno possa sputare nella sua pietanza, se non peggio…”, scrive Le Point. Questo atteggiamento ha portato Sarkozy a limitare drasticamente le sue opzioni alimentari, rifiutando anche l’unica alternativa disponibile in carcere: la possibilità di cucinare da solo.

Un amico di Sarkozy ha rivelato che “non sa cuocere neanche un uovo”, il che complica ulteriormente la sua situazione. Di conseguenza, dal giorno della sua incarcerazione, avvenuta il 21 ottobre, l’ex presidente si nutre esclusivamente di yogurt. Questa scelta alimentare ha destato preoccupazione e curiosità, poiché non sembra essere una dieta equilibrata per un periodo prolungato.

In aggiunta allo yogurt, tra i primi acquisti effettuati da Sarkozy in carcere ci sarebbero stati anche alimenti sigillati come il tonno in scatola. Questi acquisti, sebbene limitati, indicano una certa adattabilità alle circostanze, ma sollevano interrogativi sulla sua salute e benessere a lungo termine. Sarkozy ha anche acquistato una scopa per mantenere pulita la sua cella, che misura circa 10 metri quadrati, un gesto che potrebbe riflettere il suo desiderio di mantenere un certo livello di ordine in un ambiente altrimenti difficile.

Il 10 novembre, la corte d’appello di Parigi esaminerà la richiesta di scarcerazione dell’ex presidente. Questa udienza rappresenta un momento cruciale per Sarkozy, poiché il processo di secondo grado è previsto per marzo 2026. La sua detenzione è stata oggetto di dibattito pubblico, con molte persone che seguono da vicino gli sviluppi del caso e le conseguenze legali delle sue azioni.

Il caso di Nicolas Sarkozy non è solo una questione legale, ma ha anche implicazioni politiche e sociali significative. La sua detenzione ha riacceso discussioni sui temi della corruzione e della responsabilità politica in Francia, un paese che ha visto diversi scandali politici negli ultimi anni. La figura di Sarkozy, ex leader del partito di centrodestra UMP, continua a suscitare opinioni contrastanti tra il pubblico e i media.

Nonostante le sue difficoltà alimentari e le sfide quotidiane in carcere, Sarkozy rimane una figura centrale nel panorama politico francese. La sua storia è quella di un uomo che, dopo aver ricoperto la carica di presidente, si trova ora a fronteggiare le conseguenze delle sue azioni passate. La sua situazione in carcere offre uno spaccato della vita di un ex leader in un contesto di crisi personale e professionale.



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