Una donna di 71 anni si è presentata al Pronto soccorso dell’ospedale “Umberto I” di Corato lamentando dolori addominali e stipsi. Inizialmente, il suo quadro clinico sembrava indicare un comune disturbo gastrointestinale. Tuttavia, ulteriori accertamenti hanno rivelato una situazione ben più seria. Grazie a una Tac addominale, i medici hanno scoperto la presenza di una massa tumorale di oltre 6 centimetri di diametro, localizzata nella parete del colon destro. La conferma della diagnosi è arrivata successivamente tramite una colonscopia, che ha delineato un quadro di subocclusione intestinale.
Di fronte all’urgenza della condizione, la paziente è stata immediatamente affidata all’équipe di Chirurgia Generale, guidata dal dottor Pasquale Cianci. Dopo una valutazione anestesiologica, i chirurghi hanno proceduto con un intervento di emicolectomia destra laparoscopica. Questo tipo di operazione è considerato mini-invasivo e consente di rimuovere il tratto di colon interessato, riducendo il dolore post-operatorio, le complicazioni e i tempi di recupero. L’intervento ha avuto esito positivo e la paziente è stata dimessa dopo dieci giorni, grazie a un percorso clinico che ha visto la collaborazione tra chirurghi, cardiologi e internisti del presidio.
La diagnosi istologica, effettuata presso l’Istituto Oncologico di Bari, ha rivelato che la massa era un lipoma sottomucoso maturo. “Che, seppur benigno, rappresenta una evenienza non comune”, ha spiegato Cianci. Il chirurgo ha aggiunto che “questi tumori hanno una prevalenza tra lo 0.035% e il 4.4% di tutte le neoplasie benigne non epiteliali del tratto gastrointestinale e, in genere, non causano sintomi se non di grandi dimensioni come nel nostro caso”. L’approccio laparoscopico ha quindi permesso di ridurre i tempi di ripresa e le complicanze postoperatorie, contribuendo a un ricovero più breve.
Il caso della donna di Corato si inserisce in un contesto di intensa attività chirurgica presso l’ospedale “Umberto I”. Dal 1° gennaio 2025, l’Unità operativa di Chirurgia Generale ha eseguito un totale di 418 interventi, di cui 102 in urgenza e 316 in elezione. Tra questi, 129 sono stati realizzati con tecniche laparoscopiche, pari al 30,9% del totale. Cianci ha commentato i risultati, affermando che “confermano la crescita di attività sia in volume sia in qualità dell’assistenza sanitaria”.
Questo intervento d’urgenza non solo ha salvato la vita della paziente, ma ha anche messo in luce l’importanza della diagnosi precoce e della tempestività nelle cure. La presenza di tumori benigni come i lipomi sottomucosi, sebbene rari, sottolinea la necessità di un monitoraggio attento dei sintomi gastrointestinali, specialmente in pazienti anziani. La collaborazione tra diverse specialità mediche ha giocato un ruolo cruciale nel garantire un esito positivo per la paziente.
La storia della donna di Corato è un esempio della professionalità e della competenza del personale medico e chirurgico dell’ospedale. Le tecniche mini-invasive, come quella utilizzata per l’emicolectomia destra, continuano a dimostrarsi efficaci nel migliorare la qualità delle cure e nel ridurre il disagio per i pazienti. Questo approccio moderno alla chirurgia gastrointestinale rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro le malattie intestinali, contribuendo a risultati clinici migliori e a una ripresa più rapida.



Add comment