Il Presidente Emmanuel Macron ha ufficialmente presentato il nuovo servizio militare volontario, che entrerà in vigore nel 2026. Questo programma, della durata di dieci mesi, è destinato ai giovani a partire dai 18 anni di età e si propone di rispondere alle specifiche esigenze delle forze armate. Tale iniziativa si inserisce in un contesto geopolitico caratterizzato da crescenti preoccupazioni per le minacce russe e l’aumento del rischio di conflitti internazionali.
Nel corso di un discorso tenuto presso la 27esima Brigata di Fanteria da Montagna a Varces, nell’Isère, il Presidente Macron ha fornito rassicurazioni in merito all’impiego dei giovani, affermando che il servizio si svolgerà esclusivamente sul territorio nazionale. Ha inoltre escluso l’invio dei giovani in Ucraina, in risposta alle polemiche suscitate dalle dichiarazioni del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Fabien Mandon, il quale aveva suggerito la necessità di essere pronti ad accettare potenziali perdite umane.
Il Presidente Macron ha sottolineato che l’evoluzione della minaccia ha reso necessarie nuove decisioni strategiche, evidenziando l’importanza della mobilitazione nazionale per la difesa, la preparazione e il rispetto internazionale. La leva sarà di natura puramente militare e sarà rivolta a cittadini, uomini e donne, che abbiano manifestato la propria disponibilità a prestare servizio durante la Giornata della Cittadinanza e della Difesa. Al momento, il reclutamento avverrà su base volontaria.
Il Presidente francese ha ribadito che l’obiettivo principale di questa iniziativa è di natura militare, segnando di fatto la conclusione del Servizio Nazionale Universale, un programma da lui stesso istituito nel 2019 per i giovani dai 15 ai 17 anni, che ha registrato una scarsa adesione. Macron ha giustificato questa decisione affermando che il programma non è più adeguato al contesto strategico determinato dall’invasione russa dell’Ucraina del 2022.
Infine, il Presidente della Repubblica ha affermato che l’unico modo per scongiurare il pericolo è la preparazione costante, un impegno che le forze armate francesi perseguono quotidianamente e che intensificheranno in futuro. In un mondo caratterizzato da incertezza e dove la forza spesso prevale sul diritto, il Presidente Macron ha ribadito che la Francia non può permettersi di cedere alla paura, al panico, all’impreparazione o alla divisione.
Il programma di reclutamento della nuova naja prevede l’assunzione di 3.000 giovani nel corso del prossimo anno, con l’obiettivo di raggiungere i 10.000 nel 2030 e i 50.000 nel 2025. Tale numero potrà essere incrementato in caso di necessità. Il personale che avrà prestato servizio militare sarà integrato nella riserva nazionale, da mobilitare in caso di attacco qualora le forze armate di ruolo non fossero sufficienti.
Al fine di incentivare l’adesione dei giovani francesi, il Presidente Macron ha sottolineato che il servizio militare “sarà adeguatamente valutato” nella futura carriera lavorativa e potrà rappresentare un’opportunità per coloro che desiderano intraprendere una “vita militare”.



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