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Famiglia nel bosco, accettano la casa gratuita a Palmoli: «Non è un passo indietro, ma avanti»



I genitori dei tre minori allontanati dalla loro abitazione nel bosco di Palmoli, in provincia di Chieti, stanno compiendo un passo significativo verso la soluzione delle problematiche che hanno portato alla loro situazione attuale. Nathan Trevallion e Catherine Birmingham hanno deciso di accettare un immobile offerto da un privato cittadino, come misura temporanea per affrontare le criticità igienico-sanitarie riscontrate nella loro residenza. Questa scelta è stata comunicata sabato dai legali della coppia, gli avvocati Marco Femminella e Danila Solinas.



In una nota, i legali hanno spiegato che questa decisione non rappresenta un passo indietro, ma piuttosto un avanzamento verso una condizione di vita che consenta alla famiglia di tornare a vivere secondo i propri principi e desideri di libertà. “Hanno deciso, pur di ovviare alle criticità igienico sanitarie riscontrate, di accettare per il tempo necessario all’attuazione delle migliorie abitative richieste,” hanno dichiarato gli avvocati, sottolineando l’importanza di garantire un ambiente salubre per i minori.

La situazione della famiglia Trevallion-Birmingham era diventata oggetto di attenzione mediatica e sociale dopo che i servizi sociali avevano allontanato i bambini dalla loro abitazione nel bosco, evidenziando preoccupazioni relative alla sicurezza e alla salute. La residenza, che rifletteva uno stile di vita alternativo e in armonia con la natura, ha suscitato dibattiti su come le autorità bilancino la libertà individuale con le necessità di protezione dei minori.



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