«È giunto il momento per l’Europa di affermare la propria indipendenza». Con queste parole, la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha delineato una chiara linea politica nel suo intervento alla plenaria del Parlamento europeo, nel contesto del dibattito preparatorio al Consiglio europeo in programma giovedì e venerdì. Tale intervento si propone di ridefinire il ruolo dell’Unione europea in un panorama internazionale caratterizzato da crescente instabilità, crisi geopolitiche e profondi cambiamenti negli equilibri globali.
La Presidente von der Leyen ha precisato che la strategia di sicurezza degli Stati Uniti non costituisce la causa delle difficoltà che l’Europa sta affrontando, bensì riflette una nuova realtà mondiale. Pertanto, ha sottolineato, l’Unione europea è chiamata a focalizzarsi sui propri interessi strategici e sulle priorità europee, dimostrando capacità di autonomia e una visione comune. Questo messaggio è rivolto direttamente ai governi e alle istituzioni chiamate a prendere decisioni di rilevanza cruciale nei prossimi giorni.
Nel suo discorso, la Presidente della Commissione ha ribadito un concetto già espresso in occasione dello Stato dell’Unione: l’indipendenza non rappresenta uno slogan, ma una direzione politica concreta. La Presidente von der Leyen ha riconosciuto che, all’introduzione di questo termine nel dibattito europeo, non sono mancate le perplessità circa la sua reale applicabilità. Dubbi che, a suo parere, sono stati superati dai fatti.
«Dalla difesa all’energia, abbiamo reso possibile l’impossibile come parte della nostra nuova realtà», ha affermato, evidenziando come l’Unione europea abbia dimostrato la capacità di agire in modo coordinato anche in settori tradizionalmente considerati sensibili. L’obiettivo dichiarato è chiaro: rafforzare l’Europa per renderla un partner più forte, non solo nella promozione della stabilità internazionale, ma anche nella sua concreta garanzia.
Uno dei temi centrali dell’intervento ha riguardato i progressi ottenuti nell’ambito dell’indipendenza energetica. La Presidente Von der Leyen ha parlato di una svolta storica nei rapporti con la Russia, resa possibile anche grazie all’iniziativa REPowerEU. I dati presentati evidenziano una significativa riduzione delle importazioni di gas russo, passate dal 45% registrato all’inizio del conflitto al 13% attuale. Ancora più marcato il calo per il carbone, che è sceso dal 51% a zero, mentre le importazioni di petrolio greggio si sono ridotte dal 26% al 2%.
Tali dati, secondo la Presidente, testimoniano un cambiamento profondo e irreversibile. “Elimineremo gradualmente i combustibili fossili russi per sempre”, ha affermato, ricordando come solo pochi anni fa uno scenario simile fosse considerato impensabile. Questa trasformazione viene rivendicata come frutto di una scelta politica consapevole e condivisa.
La Presidente Von der Leyen ha espresso gratitudine al Parlamento europeo per il ruolo svolto sin dalle prime fasi di questo percorso, riconoscendo all’assemblea un contributo decisivo nel guidare le scelte strategiche dell’Unione. L’indipendenza, ha spiegato, non equivale a isolamento, ma rappresenta la base per una presenza internazionale più autorevole e credibile.
Secondo la Presidente della Commissione, un’Europa più forte è in grado di dialogare con i partner globali da una posizione di maggiore equilibrio, contribuendo alla costruzione di un mondo più sicuro. Il messaggio lanciato alla vigilia del Consiglio europeo è quindi quello di un’Unione chiamata a consolidare quanto già realizzato e a spingersi oltre, trasformando l’autonomia strategica in un pilastro stabile del progetto europeo.
In questo contesto, l’indipendenza dell’Europa viene presentata non come una reazione contingente alle crisi, ma come una scelta strutturale destinata a ridefinire il ruolo dell’Unione nel lungo periodo. Questo passaggio segna una nuova fase del dibattito politico europeo e pone le basi per decisioni destinate a incidere profondamente sul futuro dell’Unione.



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