La FIFA ha aperto la porta a un graduale ritorno della Russia nel calcio internazionale, con un focus iniziale sui settori giovanili. In particolare, è stata annunciata la creazione di una nuova competizione Under 15, accessibile a tutte le federazioni affiliate, che include anche la Federcalcio russa. È importante notare che la Russia non è stata mai formalmente sospesa dalla FIFA o dalla UEFA, a differenza delle sue squadre maggiori e delle nazionali.
Il torneo maschile Under 15 debutterà nel 2026, mentre il torneo femminile è previsto per il 2027. Questa decisione rappresenta un segnale di distensione, sebbene sia strettamente legata all’evoluzione del conflitto in Ucraina. Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha ripetutamente espresso il suo sostegno per la partecipazione degli atleti russi, in particolare per i più giovani, evidenziando il ruolo dello sport come un ambito di neutralità e rispetto, al di là delle questioni politiche.
D’altra parte, la UEFA adotta un approccio più cauto. La riammissione delle squadre russe nelle competizioni europee è condizionata dalla cessazione della guerra in Ucraina. Nel 2023, ad esempio, la nazionale Under 17 della Russia è stata esclusa dagli Europei di categoria a seguito delle proteste da parte di diverse federazioni.
A livello continentale e olimpico, tuttavia, si sta assistendo a una crescente tendenza a favorire il reintegro dei giovani atleti. Recenti aperture del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) indicano un interesse a consentire il ritorno dei giovani sportivi russi alle competizioni sotto bandiera nazionale. Questo segnale di normalizzazione si allinea con la volontà di trovare un equilibrio tra la partecipazione sportiva e il contesto geopolitico attuale.
In questo scenario, la Bielorussia sembra trovarsi in una posizione più vantaggiosa. Il CIO ha comunicato che il paese non dovrebbe più subire restrizioni nell’organizzazione di eventi internazionali, mentre la Russia rimane esclusa da tali opportunità. Questo porta a un percorso a due velocità nel reintegro degli atleti, dimostrando come il calcio e lo sport internazionale stiano cercando di riabilitare gradualmente la partecipazione degli sportivi, senza ignorare le dinamiche geopolitiche che continuano a influenzare le decisioni.
La FIFA, con questa iniziativa, si propone di mantenere un dialogo aperto e di esplorare la possibilità di un reinserimento dei giovani atleti russi nel contesto sportivo globale, nonostante le complessità legate al conflitto in corso. La federazione sembra puntare su un approccio che favorisca il coinvolgimento dei giovani, considerato essenziale per lo sviluppo del calcio e dello sport in generale.
Il dibattito su questa questione è destinato a proseguire, poiché le reazioni delle varie federazioni e degli organi di governo del calcio internazionale continueranno a influenzare il futuro della partecipazione russa. Sarà fondamentale monitorare l’evoluzione della situazione in Ucraina e le decisioni che verranno prese dalle autorità sportive nei prossimi anni.



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