Ho finalmente lasciato mio marito per proteggere i miei figli. Poi mia suocera ha fatto qualcosa che non mi sarei mai aspettata.
Non so nemmeno da dove cominciare, ma devo togliermi questo peso di dosso prima di crollare del tutto.
Sto divorziando da mio marito, Alex, e mi sono trasferita con i miei figli, Harper (8 anni) e Milo (5). Le cose stavano finalmente tornando alla normalità, riuscivo a respirare di nuovo, quando mia suocera, Joan, si è presentata alla mia porta.
All’inizio si è comportata… normalmente. Sorrideva, chiedeva dei bambini, ha perfino portato dei biscotti. L’ho fatta entrare, pensando che forse avremmo potuto mantenere un rapporto civile, per il bene dei piccoli.
La prima ora è andata bene. Abbiamo chiacchierato con cortesia, ha fatto i complimenti per la casa, ha chiesto della scuola. Ma poi sono iniziate le allusioni, i commenti su come “non dovrei rinunciare ad Alex” e su quanto lui “fosse infelice senza di me”.
Ho cercato di lasciar correre, dicendomi che in fondo erano parole innocue. Ma dentro di me cresceva un senso di disagio.
Qualche giorno dopo è tornata. Ma questa volta non si è limitata alle parole. Ho iniziato a trovare dei biglietti nella cassetta della posta. I primi erano vaghi: “pensa alla tua famiglia”, “Alex sente la tua mancanza”. Poi ha cominciato a esagerare.
La scorsa settimana si è presentata di nuovo, bussando alla porta in modo insistente. Ho deciso di ignorarla. Ma è stato un grave errore. Ha iniziato a distribuire volantini nelle cassette della posta dei vicini, accusandomi falsamente di aver tradito Alex.
All’inizio ho cercato di non dare peso alla cosa, pensando: “è solo pettegolezzo da paese, passerà”. Ma non è passato. Ha cominciato ad attaccare cartelli in giro per il quartiere con il mio nome, insinuando che fossi una madre irresponsabile. I miei vicini hanno iniziato a guardarmi in modo strano, a mormorare alle mie spalle.
I miei figli tornavano a casa turbati. Perfino alcuni genitori a scuola mi osservavano con sospetto. Harper mi ha chiesto perché a scuola la gente bisbigliasse su di me, e Milo mi ha detto che alcuni bambini mi chiamavano “la mamma cattiva”. Avevo la sensazione di perdere il controllo della mia vita.
Non so cosa fare. Trasferirmi di nuovo? Chiamare la polizia? Parlare con i vicini? Mi sento in colpa anche solo a pensarci, non voglio creare ulteriori conflitti… ma non posso neanche permettere che tutto questo continui.
Qualcuno ha mai avuto a che fare con una suocera così manipolatrice? Sono io quella fuori di testa per sentirmi come se la mia vita stesse andando in frantumi a causa di una persona che, teoricamente, dovrebbe essere parte della mia famiglia?



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