“È ancora caldo, è ancora caldo, ridatemelo, fatemelo abbracciare”. Il piccolo Martin è stato travolto dallo scuolabus, le urla della madre gelano il sangue



“È ancora caldo, è ancora caldo, ridatemelo, fatemelo abbracciare”: le urla di Oanh Thi Luong nella mattinata di giovedì le hanno sentite tutti a San Martino di Lupari, cittadina del Padovano al confine con la provincia di Treviso teatro di un drammatico episodio. Martin, un bambino di otto anni che frequentava la terza elementare, è stato travolto e ucciso da uno scuolabus mentre era in sella alla sua bici. L’incidente è avvenuto sotto gli occhi della mamma, una trentasettenne vietnamita che con il marito abita a poche centinaia di metri da lì. Come ricostruito dai quotidiani locali, Oanh Thi Luong come tutti i giorni era andata a prendere il figlio Martin a scuola e lui si era infilato il caschetto ed era salito sulla sua bici. La donna camminava a piedi, il figlio pedalava accanto a lei insieme a tanti altri bambini tutti in fila sulla ciclabile che costeggia la strada stretta. A quanto pare normalmente lo scuolabus non passa di lì ma ieri un cantiere aveva costretto l’autista a variare itinerario. Probabilmente il piccolo sentendo arrivare lo scuolabus si è distratto e ha perso l’equilibrio. È caduto a terra finendo con la testa sull’asfalto. Le ruote posteriori dello scuolabus l’hanno centrato in pieno e per lui è apparso subito chiaro che non c’era nulla da fare. Sconvolto l’autista dello scuolabus, che ha ammesso di aver solo sentito il rumore del caschetto che si rompeva sotto le ruote.



“Abbiamo cercato di portarla via ma lei non si spostava – ha raccontato una testimone parlando della giovane mamma del piccolo – voleva restare con il suo bambino. Quando sono arrivati i soccorsi, ripeteva che dovevano ridarglielo, che in un modo o nell’altro Martin doveva tornare in vita”. La donna si è sentita male dopo la tragedia. L’hanno portata in ospedale a Cittadella, dove è ricoverata in stato di choc. “Pareva la famiglia Mulino Bianco: felici, sempre sorridenti. Ciò che è accaduto è terribile e lascia sconvolta l’intera la comunità”, ha commentato il sindaco Gerry Boratto ricordando di aver sposato nel 2009 i genitori del piccolo Martin.



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