Cristiano Ronaldo: «Si sente una divinità intoccabile, è un bambinone», racconta il giornalista spagnolo Guillem Balague



Papà è fuori a lavorare e mamma resta a casa con i figli. Scene di ordinaria vita quotidiana, anche quando lui è un grande campione. Così, mentre Cristiano Ronaldo con la Juventus affronta in trasferta il Frosinone e segna il gol che sblocca la partita, regalando alla squadra la vittoria, Georgina Rodriguez pubblica una foto sui social, a sostegno del compagno: “ Vamos papà hermoso! Bendecidos. Mamà enamorada”, scrive in spagnolo. Che tradotto significa: “Forza papà bello. Siamo benedetti. Firmato mamma innamorata”. Nell’immagine ci sono lei, Georgina, la figlia Alana Martina, nata il 12 novembre 2017, e i gemelli Eva e Matteo, un anno e quattro mesi, che l’attaccante bianconero ha avuto tramite maternità surrogata. Al dolce quadretto manca il primogenito di Ronaldo, Cristiano Junior, 8 anni, nato anch’egli da utero in affitto, già promessa del calcio: si allena con l’Under 9 a Vinovo, centro sportivo della Juventus. La scena familiare che abbiamo appena descritto mostra chiaramente come l’ex commessa sia sempre vicina al suo campione, anche quando non può andare allo stadio. La coppia, formatasi a fine 2016, è sempre più solida e il sì è ben quotato, dovrebbe arrivare la prossima primavera. Insieme a un’altra gravidanza, e un’altra, e poi un’altra ancora, dato che l’obiettivo dichiarato di CR7 è quello di avere sette bambini, come il suo numero di maglia.



A turbare questo idillio, che sembra uscire da una fiaba, con il calciatore capofamiglia gentiluomo, tutto casa e campo, ci ha pensato il libro CR7 – La biografia, appena uscito in versione aggiornata per Piemme, scritto da Guillem Balague. Oltre 350 pagine di biografia non autorizzata nelle quali il giornalista spagnolo affronta in modo anche spietato il percorso del fuoriclasse portoghese dalle origini ai primi giorni torinesi. Balague racconta a Gente: «Ronaldo è un perenne teenager e cosa cerca disperatamente un ragazzo? L’affetto, ovviamente. Incondizionato e unanime. Lui non ha avuto un padre al suo fianco, era alcolista, e lo ha sempre cercato durante il suo percorso professionale.

Adesso, in Italia, il ritrovato calore dei tifosi gli ha permesso di colmare questa assenza». Le lacrime che l’attaccante ha versato più volte – le ultime sono state dopo il primo rosso in Champions, a Valencia – sono da interpretare in questo senso: «Mettono in evidenza come i club tengano i propri campioni in una bolla meravigliosa, dove questi giocatori si sentono dei in terra. E gli dei non sono punibili per definizione. Se accade, la reazione è esagerata e violenta. Il problema di questi “marziani” è che non hanno avuto una crescita normale. Anagraficamente procedono, ma di testa restano adolescenti, non devono pensare a nient’altro se non a giocare. A loro viene chiesto solo il goal, al resto pensano altre persone che soddisfano ogni loro esigenza». Quindi Ronaldo si sente una divinità… «È così. Lui vuole la devozione di tutti, che tutti abbiano fiducia in lui e questo al Real Madrid nell’ultimo periodo non accadeva più».

Che il campione sia capriccioso è abbastanza noto. Di recente ha rifiutato di presenziare ai The Best Fifa 2018, a Londra, perché hanno premiato Luka Modric, e non lui, come migliore giocatore. «Per me Ronaldo è il bomber più forte in assoluto di tutti i tempi», dice Balague. «Impressiona, ancor prima delle gambe, la sua mentalità. Il suo imperativo è: migliorarsi sempre, allenarsi con determinazione giorno dopo giorno. Ronaldo ha portato la forza mentale a un livello superiore, quasi extraterrestre. Non si accontenta mai: è questo il suo segreto. Ha una personalità impressionante». E Georgina, come si inserisce in questa cornice? «Ha un carattere altrettanto forte. Con lei Cristiano ha trovato l’equilibrio. In famiglia lo coccolano e lo viziano tanto, sempre per compensare la mancanza della figura paterna».



Lascia un commento