Alessandro Cattelan chi è? Età, carriera, vita privata, Da grande, programmi, moglie e figli



Da grande. Alessandro Cattelan (41) debutta nella prima serata di Raiuno con un nuovo show in due puntate fatto di canzoni, ballo, monologhi e tanti momenti di divertimento che coinvolgono gli ospiti, un po’ come in “E poi c’è Cattelan”. Ci saranno, tra gli altri, Luca Argenterò, Antonella Clerici e Carlo Conti.



Alessandro Cattelan è un noto conduttore televisivo e radiofonico italiano. È famoso per aver condotto ben 10 edizioni di X Factor, ma adesso è passato in RAI dove sarà al timone di un programma tutto suo. Ma sapete se Alessandro è fidanzato o sposato? Cosa conosciamo della sua vita privata?

Alessandro Cattelan, chi è

È nato il 11 maggio 1980 a Tortona. La madre pare fosse una parrucchiera e il padre un carabiniere mentre Alessandro è voluto diventare un calciatore. È stato durante il liceo scientifico che è diventato campione italiano di Jujitsu, una disciplina che poi ha abbandonato proprio per realizzare il sogno di diventare un calciatore. Effettivamente ha giocato nella squadra del Derthona come difensore poi è stato ingaggiato dalla squadra di San Marino con cui ha giocato in Champions League con i giocatori più forti al mondo.

Carriera

Ad un certo punto però ha deciso di interrompere la sua carriera e si è dedicato alla televisione. Ha lavorato per diversi programmi radiofonici come All music, poi è passato a Mediaset dove ha collaborato con Hellen hidding in un programma per bambini. Ha lavorato in tv con Giorgia Surina e poi è passato alla conduzione di X Factor su Sky per diverse edizioni.

Chi sono la moglie e le figlie di Alessandro Cattelan

La moglie di Alessandro Cattelan si chiama Ludovica Sauer ed è una modella svizzera, che il conduttore ha sposato nell’aprile del 2014. Il frutto dell’amore tra i due sono Nina, nata nel 2012, che adesso ha 9 anni, e Olivia, venuta al mondo invece nel 2016 e che ora ha 5 anni.

Di recente, Alessandro Cattelan ha omaggiato tutte e tre le donne della sua vita pubblicando un loro scatto in rete, vediamolo di seguito.

Ecco la foto della moglie e delle figlie

Nelle ultime ore, sta circolando in rete lo scatto che ritrae la moglie e le figlie di Alessandro Cattelan. Si tratta di tre donne bellissime, che fanno faville tutte le volte che il celebre conduttore le mostra sui social. Di recente, ha postato, sul suo profilo ufficiale su Instagram, una foto che le mostra mentre in bicicletta fanno un giro al centro di Milano, tutte e tre munite di mascherina.

Alessandro Cattelan è diventato grande. Dopo dieci anni trascorsi a Sky e a X Factor, dove è esploso il suo talento, il conduttore approda su Raiuno con uno show – anzi, un one man show – in due puntate. Andrà in onda il 19 e 26 settembre e si intitola, appunto, Da grande, prodotto da Fremantle.

Domanda. Dagli spot fa capire, con autoironia, che deve farsi conoscere dal pubblico di Raiuno. Come lo conquisterà? Risposta. «Da grande è un varietà in cui farò interviste a personaggi molto noti che, però, non sono mai stati in tv, e coinvolgerò altri volti conosciuti (come Elodie, Luca Argenterò, Carlo Conti, Paolo Bonolis e Antonella Clerici, ndr) in performance del tutto inedite».

D. Per esempio?
R. «Ci sarà un Carlo Conti attore che in tv non si è mai visto ed è bravissimo. Chiediamo agli ospiti di fare qualcosa che non hanno mai fatto. Anch’io canterò, ballerò, reciterò».

D. Quanto contano in un talk show l’ospite, il conduttore e la scrittura?
R. «Direi ciascuno il 33%, ogni cosa funziona se ci sono anche le altre due. Senza la buona scrittura rischi di buttare via un ospite, ma se l’ospite non collabora butti via una bella idea».

D. E che cosa deve fare un bravo conduttore?
R. «Non lo so, io faccio quello che so fare, mi metto sullo stesso piano dell’ospite e gioco con lui, anche se qualcuno mi può criticare».

D. Da anni si dice che lei debba condurre il Festival di Sanremo, tanto che, l’anno scorso, lanciò E poi c’è Cattelan proprio davanti all’Ariston, giocando su queste voci.
R. «Io ci gioco perché non so più cosa fare (ride, ndr). È da anni che mi fanno questa domanda. All’inizio provavo a dire “No, non lo farei”, poi a dire “Sì, lo farei”, ma è chiaro che è un programma importante, la consacrazione per ogni conduttore».

D. Le hanno mai proposto il Dopofe stivali
R. «Forse era venuta fuori come ipotesi, ma è passata velocemente…».

D. Da grande è un bel titolo. Lei quando è diventato

R. «Ogni volta che mi è stata data una responsabilità l’ho portata a termine. Avere un compito mi fa sentire grande e degno della fiducia che mi viene data dalle persone, nel lavoro come nei sentimenti».
D. Ha fatto cose molto importanti e ha saputo fare nuove esperienze ricominciando, ogni volta, a testa bassa.

R. «Quello dell’umiltà è un tema che mi interessa molto perché spesso viene confusa / con la modestia. Io non mi considero modesto, ma mi reputo umile perché lavoro ogni giorno come se fosse il primo giorno, come se non fossi mai arrivato perché, di fatto, non lo sei mai. La fortuna è quella di avere persone che ti tengono con i piedi per terra, come mia moglie e i miei amici. Oggi parlavo con uno di loro che mi ha detto: “Sei teso per il programma? Beh, sappi che se va bene o male è una cosa che interessa solo te, perché il resto del mondo il giorno dopo si sveglia, va a lavorare e se lo dimentica».

D. In radio parla anche della sua vita, delle sue figlie, di sua moglie, sembra appagato. C’è stato un momento in cui non sapeva da che parte andare?
R. «No, non mi sono mai sentito senza una direzione. Ho sempre cercato di indirizzare al meglio le cose per me e di lavorare su quello che capita. È un po’ come Instagram vs realtà: indirizzo la mia vita in modalità Instagram e mi adatto alla realtà».

D. La persona che l’ha scoperta, Franchino Tuzio, che purtroppo non c’è più, ha rifiutato per anni proposte della Rai, dicendo «Cattelan ci tornerà solo per una prima serata». Oggi sarebbe fiero di lei.
R. «Tutto quello che mi sta succedendo è il risultato di quello che Franchino ha fatto e mi ha insegnato, tanto che la mia nuova agente (Marta Donà, ndr), me lo ricorda molto, è come se fosse sua figlia, perché ha lo stesso atteggiamento. Non mi sono mai sentito stressato da loro, sono persone che piuttosto dicono no, ri-ro nunciando a tanti soldi, ma che mi hanno sempre trattato concura».

D. Ha un modello per il suo talk show, tipo Jimmy Fallon?
R. «Sicuramente lui è il riferimento per l’era moderna, però le mie fondamenta sono il Drive in di Antonio Ricci, Mai dire gol della Gialappa’s, Paolo Bonolis, Elio e le Storie tese e un pizzico di Fabio Volo. Sono tutte persone che mi hanno fatto capire che le cose si possono fare anche in un altro modo, sono stati innovatori».

D. A Sky aveva le chiavi di casa, la sua conduzione di X Factor è stata spesso elogiata da Aldo Grasso, perché ha lasciato?
R. «Io credo che il lavoro funzioni quando vai in un posto dove puoi prendere delle cose e lasciarne di tue. Secondo me a Sky ho preso quello che potevo e ho dato quello che potevo, infatti è stata una separazione serena. In Rai ho trovato grandissima voglia di fare, c’è uno scambio di energia. Poi, dopo questo show su Raiuno, ho un progetto con Netflix (sempre con Fremantle, ndr) e sto lavorando su una serie di idee che propongo a chi le vuole realizzare. E come essersi lasciato dopo anni con la fidanzata fissa e andare a fare esperienze diverse».



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