Blackout game: la sfida mortale, 14 enne vittima del dark web



Blackout game o “passing out’, ‘fainting game, e moltissimi altri soprannomi stanno tutti per indicare l’ultima stupida moda del momento: Trattenere il fiato fino a soffocarsi da soli o in compagnia, con qualsiasi cosa i capelli tra le mano, corde, scarpe, catene, ho braccia.



Questa è l’ultima ipotesi fatto dalle forze dell’ordine dopo aver analizzato attentamente il suicidio di Igor Maj,

È da poco passato la follia che diventa una vera e propria psicosi del Blue whale, ma va detto, che giochi simili, anche se cambiano le piccole sfumature, sono moltissimi e questo è proprio un problema adolescenziale di oggi dei ragazzi senza nessun principio ed etica. Le cronache di tutto il mondo riportano ogni giorno molti casi di medicina forense che studiano attentamente l’evoluzione di questi giochi da più di vent’anni.

La famiglia ha affidato al sito pareti.it, noto fra gli scalatori, un messaggio per spiegare la morte del figlio: “Fate il più possibile per far capire ai vostri figli che possono sempre parlare con voi, devono saper trovare in voi una sponda, una guida che li aiuti a capire se e quali rischi non hanno valutato. Noi pensiamo di averlo sempre fatto con Igor, eppure non è bastato. Quindi cercate di fare ancora di più, perché tutti i ragazzi nella loro adolescenza saranno accompagnati dal senso di onnipotenza che se da una parte gli permette di affrontare il mondo, dall’altra può essere fatale”.

“Igor era un bravo arrampicatore – si legge sulla pagina web – e soprattutto coraggioso, una qualità che è diventata merce rara tra i ragazzi e i ragazzini. Purtroppo non ha avuto paura a lasciarsi coinvolgere da un gioco che con la scalata non c’entra nulla e che sta diventando incomprensibilmente popolare tra gli adolescenti che hanno accesso a Internet, il cosiddetto blackout, o gioco del soffocamento”. Lo abbiamo visto “crescere in falesia insieme ai genitori e lo abbiamo visto diventare un giovane uomo che strizzava le prese come noi e così lo vogliamo ricordare”, scrivono i compagni di scalata.

Cos’è il blackout game

Il ‘blackout game’, noto anche come ‘gioco dello svenimento’, è una sorta di gioco del soffocamento in cui le persone, spesso adolescenti sfidano la morte rimanendo il più a lungo possibile senza ossigeno. Un gioco macabro che può essere praticato da soli o in compagnia, usando corde o le braccia di un amico strette attorno al al collo. Lo scopo è quello di provare l’ebbrezza di quando si rimane senza ossigeno a 7.000 metri di altitudine oppure quando si sta per morire.

L’ultimo passo di questa sfida suicida è riuscire a perdere i sensi per poi rinvenire dopo pochi secondi in preda all’euforia, il tutto davanti ad una webcam che riprende in presa diretta. Il gioco è suddiviso in vari livelli e il giovane sarebbe arrivato fino al numero 5, uno dei più estremi, nel quale sarebbe dovuto riuscire a perdere i sensi e risvegliarsi dopo poco.

Basta digitare la parola ‘blackout’ sul web per rendersi conto che si tratta di una pratica molto diffusa tra i giovanissimi. I casi di cronaca sono numerosi, in passato si sono registrati a Bressanone, Rovigo e Padova – ricorda Il Giornale –  Sfide estreme, prove di coraggio tra giovani che vogliono dimostrare così di essere “forti”.



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