Carlotta Mantovan, lacrime a non finire in diretta su Rai Tre per la vedova di Fabrizio Frizzi



Carlotta Mantovan ha ufficialmente fatto il suo debutto in Rai con la prima puntata di “TuttaSalute”. L’ex giornalista di SkyMeteo24 ha fatto il suo esordio accompagnata dal caloroso applauso del pubblico in studio e dei suoi compagni di viaggio. Per lei, uno stile sobrio e armonioso: è buona la prima.



 

Alcuni rumors giravano in rete già da qualche tempo: Carlotta Mantovan, la vedova del compianto Fabrizio Frizzi è attualmente diventata un conduttrice della Rai. Infatti, l’ex giornalista di Sky Tg24 da lunedì 10 settembre affiancherà Michele Mirabella e Pier Luigi Spada nel programma di Rai Tre ‘Tutta Salute’.

Carlotta Mantovan va ospite nel programma di Rai Tre Agorà Estate

A presentare la new entry Carlotta Mantovan e i suoi colleghi di lavoro è stata Serena Bortone, durante i titoli di coda dell’ultima puntata settimanale di ‘Agorà Estate’. La giornalista, infatti, prima di chiudere il programma ha chiamato a sé i tre presentatori per farsi raccontare qualche anticipazione del format. Il primo a parlare è stato Pier Luigi Spada che ha detto questo:

“Tutta salute’ ritorna lunedì per parlare di salute, benessere e costumi della nostra salute”.

Ma nella trasmissione Rai si discuterà anche di vaccini, un argomento molto delicato e di piena attualità. A quel punto è intervenuta pure Carlotta Mantovan che ha spiegato questo:

“Parleremo di vaccini proprio nella prima puntata di lunedì, dalle 10:45 fino alle 11:30. E ci occuperemo anche delle fake news. Il mio ruolo sarà proprio quello di smascherare le bufale che riguardano argomenti di attualità e salute”.

La Mantovan si emoziona in diretta televisiva 

Successivamente Carlotta Mantovan e lo stesso Michele Mirabella si sono molto emozionati. E dopo i ringraziamenti, la vedova di Fabrizio Frizzi ha concluso il suo intervento così:

“Ringrazio per l’accoglienza ricevuta e per l’opportunità la Rai, il direttore della terza rete e tutta la squadra di Tutta salute che mi ha accolta”.

Patrizia, hai ideato una fascia in memoria di Fabrizio Frizzi

Fabrizio Frizzi scherzava con me, e un tempo anche con mio padre, auspicando che la sua Stellina sarebbe diventata Miss Italia una volta raggiunta l’età da miss. Del resto anche lei è “figlia” del concorso come sua moglie Carlotta, che ho invitato alla finale di quest’anno. Se viene lei, Fabrizio e la loro piccola Stella si ritroveranno in qualche modo di nuovo insieme, proprio dove la loro bellissima e intensa storia d’amore è cominciata». Gli occhi di Patrizia Mirigliani si commuovono all’idea. Il suo sogno, condiviso da milioni di italiani, potrebbe diventare realtà: «Sarebbe bello realizzarlo, ci permetterebbe anche di continuare a tenere un legame con una persona che ha fatto parte della storia di Miss Italia».

Patrizia, hai ideato una fascia in memoria di Fabrizio Frizzi. Ce ne parli?

«Era più che logico… Fabrizio è stato il conduttore che ha fatto più edizioni di Miss Italia. Televisivamente parlando, il concorso è nato in Rai proprio con lui».

Anche l’ultima edizione targata Rai è stata condotta da Fabrizio…

«Proprio cosi. Che coincidenza! La decisione di scegliere lui come conduttore era stata di mio padre e dei dirigenti Rai. Avevano pensato a un ragazzo che avesse sia esperienza sia un tono carino, in grado di rappresentare una Tv nuova, carica di rispetto e di amore per le ragazze. Di edizioni ne ha condotte diciassette, un record difficile da battere».

Il concorso ha dato a Fabrizio la gloria, ma anche una moglie. Sei stata testimone dell’incontro con lei?

«Carlotta aveva partecipato a Miss Italia nel 2001, vincendo il titolo di Miss Deborah e arrivando seconda. Si sono conosciuti in quell’occasione,ma non sotto i miei occhi. Però Fabri zio, dopo averla vista, aveva detto ai miei collaboratori: “Bella ragazza, con un viso simpatico”.

Siccome lui era una persona delicata e per bene, non si è mai permesso di esternare altro in quell’edizione. E in quella successiva che, credo, è scattata la scintilla tra loro due. Si erano rivisti: lui era ancora il presentatore e lei era tornata in virtù della fascia vinta l’anno precedente».

Sappiamo che hai chiesto a Carlotta di assegnare la fascia dedicata a Frizzi…

«L’ho chiamata e le ho chiesto di venire a portare una testimonianza di Fabrizio durante la finale di Miss Italia 2018, consegnando la fascia a lui dedicata alla ragazza che, tra le partecipanti, avesse quelle caratteristiche di educazione, rispetto e garbo che hanno contraddistinto suo marito.

Le ho chiesto , anche di portare la loro bambina, Stella. Non tanto in trasmissione ma a Miss Italia, perché sappiamo quanto Fabrizio fosse legato a lei».

Carlotta ha accettato il tuo invito?

«Ha detto che l’idea le piace e che, siccome proprio il 17 settembre, giorno della finale, è impegnata con la prima puntata di un programma in Rai (Tutta salute, su Raitre, condotto da Michele Mirabella con il medico Pierluigi Spada, alle 10:45 ndr), deve capire se riesce a raggiungerci. Cercheremo in qualche modo di farla venire da Roma, dove vive e lavora, a Milano, città che quest’anno ospita il Concorso, in uno studio televisivo (diretta in prima serata su La7, ndr)».

La finale quest’anno va in onda il lunedì…

«Non è la prima volta. Anche con Frizzi era successo l’anno che si era inondato un campeggio in Calabria. Questa è un’altra coincidenza che riporta a Fabrizio».

Con quale meccanismo viene assegnata la fascia a lui dedicata?

«Le stesse ragazze sceglieranno tra di loro quella che rispetta di più il Concetto di etica e correttezza tipici di Fabrizio. Ci sarà un momento durante la diretta in cui ognuna di loro dirà il nome della prescelta».

Qual è l’ultimo ricordo che hai di Fabrizio?

«Ci siamo visti un anno fa circa a casa di un amico di entrambi. Con lui c’erano anche Carlotta e Stella. A causa di una caduta io mi ero rotta l’omero e schiacciatà  nervi radiale e ulnare. Avevo la mano paralizzata. È stato così per nove mesi e i medici non mi avevano dato la certezza che ne avrei recuperato l’uso. In quell’occasione Fabrizio si era dimostrato sinceramente preoccupato per me. Una cosa rara nel mondo dello spettacolo dove c’è molta ipocrisia e cattiveria. Ma del resto lui era l’uomo del volontariato”. I fatti hanno dimostrato che era dedito al prossimo e che era una persona molto speciale…».       Oggi stai meglio? «Sì, anche se ho un chiodo dalla spalla  al gomito, tenuto da due viti… ma non “suono” al metal detector in aeroporto (conclude ridendo, ndr).



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