E’ morto Frankie, il cane-scienziato che diagnosticava i tumori con il naso



E’ morto Frankie, ovvero il cane che era diventato famoso in tutto il mondo perché pare che con il suo naso riuscisse a diagnosticare il cancro e nello specifico il cancro alla tiroide. E’ solo ed esclusivamente grazie a lui che molti scienziati stanno tentando di capire come potere creare uno strumento elettronico che possa comportarsi proprio come l‘olfatto del cane. Frankie era il cane scienziato diventato famoso, come già abbiamo detto, in tutto il mondo perché pare che con il suo naso sia riuscito a diagnosticare i tumori alla tiroide. La notizia è arrivato nella giornata di ieri, direttamente dalla de Franky fondation ed è stato piuttosto toccante il post che la fondazione ha pubblicato su Facebook. Nello specifico, sembra che a parlare sia stato lo scienziato con cui Franky lavorava e viveva, e nel post ha ripercorso un po’ tutta la vita del cane ed ha ricordato l’importanza di non giudicare dall’apparenza.



“È con grande tristezza che annuncio la morte di Frankie. Ho perso un collega, un co-investigatore, il mio cane da terapia e la mia anima gemella canina” si legge su Facebook. Frankie è un cane di famiglia ma è principalmente uno scienziato che ha permesso diversi ricercatori di poter capire come potersi avvicinare alla diagnosi del cancro alla tiroide ed è stato soltanto grazie alle sue capacità che gli scienziati.,come abbiamo visto, Sono al momento alla ricerca di un modo per realizzare uno strumento una sorta di naso elettronico che possa sentire e la particella tumorale. Un po’ come Frankie riusciva a fare attraverso il suo naso.

Frankie era infatti in grado di identificare la particella tumorale in tempo, facendo diagnosticare la malattia con largo anticipo e senza necessità che prima di fare alcun esame ormonale del sangue oppure la biopsia con l’ago aspirato. Sul web sono presenti davvero tanti video riguardanti le attività di Frankie e tutti ci mostrano come fosse in grado di identificare i campioni provenienti da dei soggetti malati, con una correttezza del 88%. Purtroppo la sua vita non è stata da sempre facile. Infatti, il cane viene trovato abbandonato in un parcheggio e lo ha portato a casa proprio dallo scienziato Arni Ferrando che insieme alla moglie, ha deciso di non portarlo in canile e diventando così il loro cane.

“Mia moglie, per fortuna, protestò dicendo che era un semplice cane nero e le sue possibilità di uscire dal canile sarebbero state poche. Un altro esempio di quanto sia sbagliato giudicare un libro dalla copertina. Era un cane fenomenale, disposto a fare qualsiasi cosa con me. Ai tempi ero un novellino dell’area del rilevamento olfattivo canino e lui mi mostrò che invece era davvero possibile”, racconta lo scienziato. Da quel momento Frankie divenne famoso davvero in tutto il mondo ed ha così dato la possibilità ai ricercatori di dare Maggiore attenzione peso al valore del fatto dei cani.



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