Lidl assunzioni per diversi profili professionali, ecco come candidarsi



Per tutti coloro che sono alla ricerca di un impiego, consigliamo di leggere attentamente questo articolo, Infatti,è arrivata la notizia che la grande azienda di supermercati con centri in tutta Italia assume nuovo personale presso il centro logistico di Arcole, situato in provincia di Verona. In tal caso, l’azienda Lidl ha realizzato un recruiting day previsto per il 26 gennaio in modo da permettere ai futuri candidati di avere dei colloqui orali direttamente con gli addetti alle selezioni.



Cos’è Lidl?

Questa grande catena di generi alimentari è stata creata in Germania nel 1930  e piano piano si è fatta strada diventando un punto di riferimento ed uno dei principali operatori della grande distribuzione organizzata (GDO). Oggi giorno, infatti, è presente in ben 26 stati nel mondo, soprattutto nell’Unione Europea, ma in particolar modo, negli ultimi anni, Lidl si è esteso in Italia, cosa che può essere confermata da un programma di investimento che nei 5 anniprossimi permetterà la nascita di nuovi punti vendita, e di conseguenza di nuove offerte di lavoro. Il primo punto di questo programma di investimento è l’apertura del centro logistico ad Arcole (Verona)che dispone di ben 45 posti di lavoro liberi, i cui ruoli vanno da preparatori merci ad operatori di magazzino.

In Germania la comunicazione è quella classica (tabellare e volantini). Alla pubblicità televisiva spetta un ruolo marginale come nel caso della campagna ―Lidl sucht den superazubi‖ di carattere istituzionale volta a migliorare l’immagine presso i potenziali dipendenti e quindi non orientata al prodotto. Nonostante il non utilizzo del mezzo televisivo Lidl rimane tra i maggiori top spender pubblicitari tedeschi (Nielsen 2005 circa 397 Mln €).

 Dal 2006 Lidl si è dotata di un responsabile della comunicazione con lo scopo di facilitare i rapporti con i media e proteggere tuttavia la riservatezza che rimane tra i principi cardine della filosofia aziendale. Da alcuni anni si è assistito al progressivo inserimento di prodotti di marca accanto alle marche commerciali. Nel 2005 l’assortimento di Lidl contemplava un terzo di prodotti di marca, costringendo Aldi, suo competitor diretto ad inserire a sua volta prodotti di marca già a partire dall’ottobre 2005. Secondo Das Erste TV, circa l’86% dei tedeschi acquista presso i discount. A nostro avviso, c’è da chiedersi a questo punto quali siano le motivazioni che giustifichino questo trend. Perché inserire la marca industriale nell’assortimento di un hard discounter? È probabile che la nuova tendenza sia stata indotta dalla domanda, con un conseguente adeguamento dell’offerta. Questo trend può essere inserito nel modello della ―wheel of retail‖, per cui da un orientamento al prezzo si sta passando ad un orientamento al servizio. Diversa la situazione italiana, dove il potere della marca è molto forte e necessita di maggior sostegno, per continuare ad alimentare il proprio circolo virtuoso.

In Italia, la comunicazione è maggiormente diversificata. Ai volantini distribuiti porta a porta, si affiancano pubblicità sulla stampa, affissioni e spot pubblicitari. Questi ultimi sono la vera novità introdotta nella comunicazione di Lidl in Italia. Le particolarità che li differenziano dai tradizionali spot che conosciamo sono: · Messaggio diretto, efficiente e senza fronzoli. Tutti valori coerenti con l’immagine del discount in una logica di comunicazione integrata. · Comunicazione focalizzata sull’offerta: prodotto, prezzo e durata della promozione con un cappello e una coda per il marchio insegna. · Focus su due prodotti, spesso non food, offerti con un orizzonte temporale limitato e fuori dall’assortimento normale. Gli altri distributori italiani più presenti in TV sono Coop, Conad e Carrefour. Di questi, solo l’ultimo ha cominciato di recente a usare la stessa struttura degli spot Lidl. Non è un caso che anche Carrefour sia un discount, seppur di efficienza e non di qualità. Entrambi basano la loro campagna sulle promozioni a conferma del fatto che in Italia la competizione sia basata sui prezzi più che sul servizio a differenza di quanto accade in Germania.

È interessante osservare anche il tipo di prodotti che viene comunicato negli spot. Sebbene da qualche anno Lidl tratti anche prodotti di marca che potrebbero attirare una vasta clientela, non sono questi i protagonisti della comunicazione televisiva. Gli stessi prodotti grocery di sottomarca, che costituiscono la gran parte dell’assortimento, sono comunicati, ma non per primi. Entrambe le precedenti categorie, invece, si trovano nei volantini decisamente più tradizionali rispetto agli spot. Questi ultimi, sono ricordati dal pubblico grazie alle offerte di prodotti non food che normalmente si acquistano (e confrontano) nelle GSS situate fuori dai centri urbani e quindi raggiungibili in seguito ad una shop expedition programmata. Gli spot Lidl risvegliano un bisogno (più o meno) latente nel consumatore per un prodotto che potrebbe servirgli o che pensava già di comprare ma per il quale non aveva ancora avuto l’occasione di recarsi in una GSS. Precisiamo che si tratta di beni shopping (quindi beni di convinzione secondo la tassonomia francese) per i quali molto spesso manca una precisa conoscenza dell’intervallo dei prezzi. Il consumatore perciò non è in grado di valutare la reale convenienza dell’offerta (per dirla in termini cognitivi, manca l’ancoraggio di supporto alla valutazione) e quindi deve appoggiarsi a quello che dice lo spot e cioè: ―Un discount fa un’offerta limitata nel tempo per un prodotto che normalmente non ha in assortimento. Entrambi gli elementi evidenziati sottolineano l’eccezionalità dell’offerta a cui si aggiunge l’immagine di convenienza del discount che la rendono quindi appetibile agli occhi del consumatore. Anche se il prodotto non è di prima necessità si può andare a vederlo, visto che il punto vendita è facilmente raggiungibile. Una volta all’interno del negozio qualsiasi consumatore – anche quello fedele ad un’altra insegna – comprerà almeno un pacco

di carta igienica o di bottiglie d’acqua. Se non altro, almeno per ammortizzare il costo (in termini di tempo) del viaggio. A questo punto non ha quasi più importanza se il prodotto ―civetta‖ sia stato acquistato o no. L’importante è aver portato il consumatore all’interno del negozio, avergli mostrato l’assortimento con tutti i prezzi e avergli fatto acquistare almeno qualcuno dei prodotti che sono sempre in assortimento. Se durante l’uso il consumatore resterà piacevolmente colpito dalla qualità o perlomeno dal rapporto qualità/prezzo potremmo ragionevolmente sperare di rivederlo.

Lidl assume

Si cercano due importanti profili: il primo è il preparatore merci. Chi svolgerà questo lavoro, dovrà provvedere allo stoccaggio della merce che sarà dopo distribuita ai vari magazzini della Lidl presenti tra Veneto, Lombardia e Trentino Alto Adige, oltre che occuparsi delle bolle di accompagnamento ed assicurarsi la consegna dei prodotti nei tempi giusti ed infine coordinarsi con gli altri reparti. Il secondo profilo cercato è l’operatore di magazzino. In tal caso, chi svolgerà questo lavoro, attraverso l’aiuto dei mezzi appositi, dovrà occuparsi dello spostamento della merce e redigere ed archiviare la documentazione necessaria. In entrambi i casi, il contratto di lavoro iniziale sarà a tempo determinato, ma non si esclude la possibilità in futuro di arrivare al contratto indeterminato, ed un orario lavorativo part-time. Lidl presenta anche dei progetti formativi appositi, ma chiede in cambio di lavorare in team anche con ritmi concitati, con dei turni e soprattutto la predisposizone a seguire delle regole molto rigorose.

La selezione del lavoro

Per candidarsi, è necessario iscriversi caricando il cv nella pagina degli annunci di lavoro, successivamente, chi sarà vicino al lavoro richiesto, riceverà una mail in cui ci saranno tutti i dettagli sul recruiting day. Ricordiamo che il recruiting day ci sarà sabato 26 gennaio dalle ore 09:00 alle ore 17:00.



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