Pensioni novità oggi, Quota 100 a 62 anni: allarme fondi e penalizzazioni



Si continua a discutere sulla riforma pensioni e nello specifico sulla misura quota 100 e su quelle che sarebbero le risorse che andrebbero a mancare nel caso in cui tutti i beneficiari potenziali dal prossimo anno dovrebbero accedere a questa forma nuova di pensione anticipata. Nello specifico sembra che a parlare sia stato il presidente dell’Upb di Giuseppe Pisauro che ha esternato nuove cifre in occasione dell’audizione delle commissioni bilancio di camera e senato ed ha sottolineato alcuni aspetti significativi di quota 100 che fino ad oggi non erano stati ancora trattati. Questi dati sembra abbiano allarmato e per questo ormai da qualche giorno continuano a far discutere. Stando a quanto emerso dalle sue parole, sembrerebbe che uscire con quota 100 a 62 anni, potrebbe arrivare a costare troppo non soltanto i governi ma anche agli stessi beneficiari. Il governo avrebbe stanziato circa 6,7 miliardi di euro nel 2019 e 7 miliardi a partire dal 2020, ma la platea intera di beneficiari ammonterebbe realtà a circa 437000 persone.



La preoccupazione dell’ufficio parlamentare di bilancio sulla manovra 2019 e più nello specifico di Giuseppe Pisauro, sarebbe la seguente ovvero che nel caso in cui tutti coloro che fanno parte della platea dei beneficiari di quota 100 dovessero effettivamente usufruire di questa misura, la spesa pensionistica subirebbe sicuramente un incremento considerevole e così la cifra si raddoppierebbe, arrivando 13 miliardi nel 2019. Ci sarebbe poi un altro allarme riguardo l‘assegno pensionistico e questo riguarderebbe più che altro i beneficiari.

Il governo ha già provveduto a far sì che non possa verificarsi mai un’uscita di massa e per questo sono state fissate delle finestre e/o scaglioni soprattutto nel pubblico impiego. In questo modo però, chi uscirà con un anno di anticipo potrebbe andare a perdere il 5% sull’assegno pensionistico, rispetto a quello che è il regime attuale e coloro che invece di uscire però con 4 anni di un anticipo andrebbero a perdere circa il 30%.

Si tratta di una riduzione notevole che andrebbe sicuramente a penalizzare il pensionato. A questo punto Sembrerebbe essere più conveniente l’attuale sistema e regime vigente.  A questo punto quello che ci viene da pensare è se effettivamente in termini di pensioni quota 100 sia allarme, non soltanto per il governo ma che per gli stessi beneficiari. A parlare è stato Giuliano Cazzola il quale ha riferito e per le risorse che sono state ipotizzate dall’Upb Sarebbero troppo non soltanto per quota 100 ma che per potere finanziare la possibilità pensione di cittadinanza. Secondo Cazzola, sarebbe questo il motivo secondo cui il governo ha rinviato le norme operative proprio in materia di pensioni e nello specifico di quota 100 e della pensione di cittadinanza.



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