Pensioni, ultime notizie: Quota 100 e 41, a che punto siamo



Questo articolo in breve

Sulla riduzione delle pensioni d’oro le perplessità sono rivolte solamente verso alcuni dettagli. Si farà, poiché nel potere esecutivo sulla presente questione non sembrano emergere discussioni divergenti. La Lega e Cinque Stelle hanno presentato una bozza di legge per tranciare le pensioni d’oro, nello specifico quelle superiori ai 4 mila euro netti al mese.



Si torna a parlare di pensioni e pare si avvicini Quota 100. Ma di cosa si tratta e come sarà possibile accedervi? Si tratta dell’ anticipo pensionistico, che stando a quanto riferito, potrebbe essere introdotto Seppur con molti paletti e dunque per una platea piuttosto ridotta, rispetto alle promesse iniziali. Da quanto riferito, sembra che potranno accedere alla quota 100 coloro i quali hanno compiuto i 74 anni di età e abbiano non più di 2 anni di contributi figurativi. Nello specifico sembra che quota 100 potrebbe riguardare circa 400.000 persone anche se per il momento, riguarderebbe soltanto chi ha compiuto 74 anni e non ha più di 2 anni di contributi figurativi.

La conferma sembra essere arrivata proprio nella giornata di oggi e per voce del vice presidente del consiglio Luigi Di Maio. Lo stesso avrebbe riferito di voler nel più breve tempo possibile riformare il sistema pensionistico. ” Con noi esistono solo i diritti. I privilegi scompaiono. Quindi basta pensioni d’oro e aumentiamo la pensione a chi non riesce ad arrivare a fine mese“, è questo quanto riferito da Di Maio. Il vice presidente del consiglio di Maio ha anche parlato della legge Fornero sostenendo che purtroppo ha portato soltanto lacrime e sangue. “Da allora i conti pubblici non sono migliorati, perché l’economia non si rilancia tagliando tutto, ma facendo investimenti. Sarà un lavoro lungo, perché dovremo combattere contro chi continuerà a ripeterci che non si può fare, ma siamo al governo e dimostreremo che non è così”, ha aggiunto ancora Di Maio.

Tornando alla Quota 100, sembra che il governo debba mettere a disposizione circa 4 miliardi per quota 100 nella legge di bilancio e tuttavia nonostante sembra che sia una cifra sostanziosa, a beneficiarne sarà una pratica piuttosto limitata. Al momento si pensa che la soluzione migliore sia quella di un anticipo pensionistico per coloro che hanno compiuto 64 anni di età e con una soglia minima da stabilire gli anni di contribuzione previdenziale.

Con questi criteri sembra che la pensione si possa raggiungere, sommando l’età anagrafica con i contributi versati. Sostanzialmente più sale l’età, più scendono gli anni di contributi per poter accedere alla pensione. Se una parte dunque si avvicina la quota 100, dall’altra si allontana la quota 41 per avere la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età che oggi è fissata 42 anni e 10 mesi, ma nel 2019 si innalzerà a 43 anni di contributi.



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