Riforma pensioni: chiarimenti su quota 100 e blocco aumento età pensionabile



Questo articolo in breve

Salve, gentile redazione vorrei farvi una domanda, quello che devo sapere, è se la quota 100 della legge di bilancio 2019. Presentata al senato contiene il blocco della aspettativa di vita di 5 mesi. Grazie.



La quota 100 e il blocco dell’aspettativa di vita in realtà sono due misure molti diverse tra di loro. La quota 100, una misura che da la possibilità al cittadino dia andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi, questa nuova norma sarà ufficialmente messa in atto nel 2019 ed entrerà in vigore permettendo i primi pensionamenti a partire, molto probabilmente da aprile.

Il blocco dell’aumento dei 5 mesi di età pensionabile legati all’aspettativa di vita Istat, invece, è una proposta del governo che non si è ancora certi che venga approvata. Quindi non è la quota 100 a contenere il blocco dell’aspettativa di vita ma la legge di Bilancio presentata al Senato, legge in cui, molto probabilmente, la quota 100 non sarà inserita ma verrà attuata, così come annunciato dal governo Conte, con un decreto attuativo ad hoc le prime settimane di gennaio.

Pensione d’anzianità, non cambia Oltre Quota 100, la manovra di fine anno porterà anche lo stop all’aumento di cinque mesi dell’aspettativa di vita per l’uscita dal lavoro anticipato, nota come pensione di “anzianità”, la quale resterà quindi accessibile anche nel 2019 con 42 anni e 10 mesi di contributi (41 e 10 mesi se donna). Viene però prevista per queste pensioni la finestra trimestrale riducendo il vantaggio per il lavoratore a soli due mesi.

Sì per il 2019 all’Ape social e all’opzione donna Tra i provvedimenti contenuti nel decreto attuativo della Legge di Bilancio, è prevista, per il 2019, la proroga dell’Ape cosiddetta sociale (per la scuola confermato il lavoro logorante solo per i maestri nella scuola dell’infanzia) e dell’opzione donna. Quest’ultima possibilità prevede la formulazione dell’assegno pensionistico sulla base di un sistema di conteggio totalmente contributivo: potranno accedervi le donne con almeno 35 anni di contributi nate entro il 31 dicembre del 1959 se dipendenti e entro il 31 dicembre 1958 se autonome. Via libera, sempre per il prossimo anno, anche all’introduzione della possibilità di coprire “buchi” contributivi nel caso di versamenti non obbligatori, come per esempio con il congedo parentale facoltativo.

Di Maio: siamo pronti Intanto, il vicepremier e ministro dello sviluppo e del lavoro Luigi Di Maio a ‘Mattino Cinque’ su Canale5, ha confermato che le norme su “chi può accedere a quota 100, a chi sarà alzata la pensione minima, a chi la pensione di invalidità” non si scrivono nella legge di bilancio, ma “si scriveranno in un decreto” e “siamo pronti ormai anche per fare il decreto sull’aumento delle minime, su quota 100 e sul reddito di cittadinanza”.

Boeri (Inps): su quota 100 solo mezze verità “Mi auguro quale che sia la scelta del governo che sia improntata alla massima trasparenza verso i cittadini, dicendo esattamente quali sono le condizioni”, ha detto il presidente dell’Inps Tito Boeri rispondendo – nel corso delle celebrazioni per i 120 anni dell’Istituto di previdenza – ad una domanda sulle pensioni e quota 100 aggiungendo che con il sistema delle finestre “si dicono delle mezze verità”.



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