Alessandro Preziosi su Canale 5 con ‘Non mentire’



Questo articolo in breve

Affascinante, padre affettuoso e stimato cardiochirurgo: Andrea Molinari, protagonista della serie tv targata Mediaset Non mentire, è il ritratto dell’uomo perfetto. A interpretarlo Alessandro Preziosi, l’attore di origini napoletane di nuovo sul piccolo schermo dopo il successo di Liberi di scegliere, il film tv in cui interpretava un giudice coraggioso. Stavolta Alessandro si cala nei panni di uno stimato professionista che, all’indomani di un appuntamento galante con la professoressa di liceo Laura (Greta Scarano), si trova al centro di un’accusa terribile: quella di violenza sessuale.



Un ruolo complicato, all’interno di una storia dai risvolti thriller, piena di segreti, in cui non si capisce mai chi mente e chi dice la verità. «Sono fiero di aver preso parte a questo progetto, che affronta un tema secondo me di grande attualità nella nostra società: il concetto di verità», dice Preziosi, che ora ha la barba brizzolata ma lo stesso sguardo intenso di un tempo.

Alessandro, il tuo è un personaggio border line: sembra innocente, ma potrebbe anche essere un abile mentitore. Come lo “giudichi”? «È un uomo che vive una delicatissima condi- M zione, padre vedovo e M professionista stimato, Sembra impossibile che possa aver compiuto un atto violento.
Lui stesso, a chi lo conosce bene, dice: “Ma vi sembra possibile che io possa fare qualcosa del genere?”. Non lo giudico, ma penso che offra diversi spunti di riflessione, in una società come la nostra, dove spesso realtà e mondo | virtuale si confondono».
Che valore ha, per te,  la verità?
«E fondamentale. Sembrerà strano per uno che fa il mio mestiere, dove tutto  è finzione, puro intrattenimento. Ma la verità deve sempre poter venire fuori, questo è un po’ il messaggio. In una società come la nostra dove, sia che si tratti della storia di un uomo e una donna sia che riguardi temi sociali forti – come quello attualissimo dei migranti -, la verità spesso viene messa in un angolo a favore di una menzogna mediatica».

Senza svelare il finale, il tuo personaggio viene diffamato dalla protagonista sul web: che cosa pensi dei social network? «Bisogna usarli con grande attenzione, essere di esempio anche per i nostri figli, che spesso si trovano con genitori anche loro in balia di questo veicolo di informazione. Nel caso di Andrea, a prescindere che il fatto sia stato o meno commesso, lui è oggetto di una vera e propria mistificazione, che avrà ripercussioni sui suoi rapporti personali e nel lavoro».

«È un fenomeno in aumento, va fermato» A te è mai capitato di essere vittima di fake news «No, io sono stato protagonista di un gossip più leggero: mi hanno fatto sposare un paio di volte, mi hanno attribuito figli che non ho oppure amanti che non ho mai conosciuto. Mi hanno fatto sorridere, perché è un gioco classico del mondo dell’editoria, dove c’è una sorta di tacito accordo per cui tutti sappiamo che si tratta di un gioco. Altro discorso è quello delle fake news, invece, un fenomeno preoccupante e in aumento, che stravolge compieta- mente la realtà, creando una catena di eventi ed episodi irreparabili. Lì, bisogna intervenire». Sappiamo che sei impegnato in teatro. «Sì, continua il tour teatrale di Vincent Van Gogh, l’odore assordante del bianco».



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