Chiude una bambina di un anno in lavatrice per ucciderla: “Era l’unico disposto ad aiutarmi”



Chiude una bambina di un anno in lavatrice per ucciderla: "Era l'unico disposto ad aiutarmi"

Una notizia shock che ha lasciato tutti senza parole, che arriva in un periodo in cui aumentano a dismisura il numero il numero degli infanticidi in Italia. Nel corso delle ultime ore è stata diffusa una nuova news riguardante un infanticidio sventato: un uomo progettava di uccidere una bambina di un anno chiudendola nella lavatrice.



Infanticidi in crescita

Negli ultimi è stato riscontrata una forte crescita degli infanticidi in Italia, uno dei più clamorosi è stato quello del piccolo Giuseppe ucciso dal compagno della mamma. Il bambino di 7 anni è stato pestato a sangue dall’uomo che non gli ha lasciato nessuna pietà, l’unico gesto fatto è stato quello di comprare una pomata per attenuare i lividi credendo che potesse bastare. Quasi lo stesso pestaggio è stato riservato alla sorellina, fortunatamente sopravvissuta tanto che gli stessi medici a Napoli hanno affermato di non aver mai visto una cosa simile. La bambina presentava diverse ciocche di capelli strappati dal luogo capelluto.

A distanza di mesi, un bambino è stato ucciso nei pressi di Frosinone e altri due tra Novara e Milano oggi però ecco che arriva una nuova che questa volta racconta come è stato sventato un probabile infanticidio.

Chiude una bambina di un anno in lavatrice

I fatti in questione sono capitati Arbroath in Scozia, ragazzo di 25 anni avrebbe accettato di uccidere una bambina di un anno chiudendola nella lavatrice. Il ragazzo, Thomas Dunn, avrebbe messo in atto un piano che avrebbe cercato di attuare nel tempo senza mai riuscire nel suo intento. Gli episodi di violenza denunciati si sono verificati dall’aprile del 2015 al gennaio del 2018 e sarebbero davvero molteplici, uno dei peggiori riguarda proprio il tentativo di Thomas Dunn chiudere la bambina nella lavatrice lasciando questa annegasse una volta azionata. Quanto detto è costato all’uomo un procedimento penale con tanto di rinvio a giudizio per Thomas Dunn, come riporta il Independent, nonostante questo neghi a spada tratta le accuse che gli sono state mosse.

“Sembrava volesse aiutarmi”

Al momento non sono ben note le cause che abbiano spinto Thomas Dunn a tentare di commettere un folle gesto premeditato e tentato alcune da 2015 a gennaio del 2018. la bambina in questione era la figlia di un’amica che ancora oggi non riesce a credere a quanto successo. La stessa, come riporta leggo.it ha dichiarato: “Sono una mamma single, lui era l’unica persona che sembrava disposta ad aiutarmi, badando a mia figlia e consentendomi di prendere una pausa. Gliel’avevo affidata almeno tre volte, non posso pensare abbia tentato di ucciderla“.



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