Dieta, alimenti Si e No per dimagrire: ecco come



Ecco i SI

Fragole: il gioiello snellente di primavera La fragola è un vero tesoro per chi è a dieta. Con pochissime calorie (solo 33 per 100 g, il che vuol dire che puoi gustartene una bella ciotola senza rischi), il più goloso frutto di primavera è un’esplosione di sostanze benefiche, che ti aiutano a contrastare la ritenzione idrica. «Le fragole vantano una buona concentrazione di antociani, antiossidanti capaci di migliorare la struttura della parete dei vasi sanguigni e la funzionalità del microcircolo riducendo il gonfiore agli arti inferiori tipico della stagione estiva», spiega la dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista.



Con il cioccolato nero: una delizia che puoi concederti «La fragola ha un rivestimento esterno molto sottile e poroso, che rischia di trattenere le sostanze chimiche con cui entra in contatto sia nel corso della coltivazione così come dopo la raccolta », spiega la dottoressa Schirò. Ecco perché conviene sceglierla bio. Sciogli 3 quadratini di cioccolato fondente all’85% nel forno a microonde (1-2 minuti a temperatura “scongelamento”) e tuffaci le punte delle fragole: una delizia assoluta per una merenda senza sensi di colpa.

Ortica, l’alleata antiritenzione La più umile delle piante del prato è una straordinaria alleata della cucina light. Ferro, calcio, magnesio, potassio e fosforo la dotano di un corredo minerale ottimo per proteggersi dalla fame nervosa. «L’alta presenza di fibre fa sì che questa pianta favorisca la regolarizzazione intestinale e il senso di sazietà, riducendo anche l’assorbimento di zuccheri e grassi», aggiunge l’esperta.

Come usare le foglie amiche della linea Non c’è bisogno di andarla a comprare: individuarla è facilissimo e basterà spuntarne le cimette e raccoglierle con dei guanti da giardiniere, sciacquarle e scottarle in acqua bollente. Si consumano come le classiche erbette (prova per esempio a frullarle con patate lesse, menta fresca e brodo vegetale per creare un’ottima vellutata detox). L’acqua di cottura, invece, diventa un’eccellente rimedio diuretico e depurativo, da sorbire durante tutto il giorno con delle foglioline di menta fresca tritata che aggiunge una nota di freschezza.

Ecco i No

Il formaggio sul ragù rallenta il metabolismo Una spolverata di formaggio grattugiato sulla pasta al ragù è un’abitudine diffusa che fa parte della nostra tradizione gastronomica. Per la linea però questa aggiunta non va bene. Le proteine di origine diversa non vanno mai mescolate, perché il mix è pesantissimo da digerire e la somma dei grassi saturi (della carne rossa e del formaggio) è notevole. Stesso discorso anche per i condimenti a base di salmone affumicato con panna o besciamella. L’associazione di proteine del pesce con quelle dei latticini si trasforma in una bomba di grassi, difficile da digerire. Quindi se gusti un primo di pasta integrale (70 g è la porzione ideale) con un ragù di carne, meglio ancora se preparato in casa, evita di imbiancarlo anche col formaggio grattugiato. Oltre a introdurre troppi grassi, favorisci anche bruciori e acidità.

Frutta col nocciolo: lo sapevi che dopo il pasto ti gonfia? Buonissime le ciliegie, le susine, le albicocche e le prime pesche, ma è meglio non consumarle a fine pasto, soprattutto se molto mature, perché sono le regine delle fermentazioni intestinali. «Questi frutti infatti, sono ricchi di polioli, le sostanze che danno dolcezza a basso potere calorico, ma che a livello dell’intestino tenue non vengono digerite, e ciò fa sì che la flora batterica intestinale favorisca la produzione e l’accumulo di gas», suggerisce la dottoressa Schirò. Gustala a merenda come regola snellente Se riservi questi frutti agli spuntini, puoi addirittura invertire questa tendenza. Una ciotola di ciliegie (depurative e antiritenzione) con una tisana alla menta; 4 albicocche (che sono tra i frutti più sazianti e meno calorici). A stomaco vuoto, sapranno regalarti infatti un’ondata rigenerante di vitamine, minerali e di energia, e, in più, con la loro ricchezza di liquidi e fibre, diventeranno un’ottima strategia per alleggerire l’intestino e il girovita.

Prova le alternative che non ingrassano Se ti piace l’idea di insaporire la pasta, prova il “grana” vegano. Versa nel mixer 200 g di lievito alimentare in scaglie, 100 g di mandorle, 180 g di germe di grano, 4 cucchiai di semi di lino in polvere e un cucchiaino di gomasio (un mix di semi di sesamo e sale marino che trovi già pronto al supermercato). Usane giusto un pizzico. Se vuoi, invece, un sugo di pesce light, abbina il salmone affumicato fresco (lo trovi surgelato nei supermercati) a un mix di verdure da fare saltare in padella con 2-3 olive nere.

HO PRESO 15 CHILI: E ORA?

Gentili esperti, ho 37 anni e sono diventata mamma cinque mesi fa. Sto ancora allattando. Il mio peso prima della gravidanza era di 53 chili per 1.58 di altezza. Durante la gestazione ho preso quasi 15 chili. Ora sono a 64 kg e me ne restano ancora una decina da smaltire. Ho provato a mangiare un po’ di meno e a seguire una dieta ipocalorica ma non ho ottenuto grandi risultati. Ho notato che quando consumo i carboidrati la pancia si gonfia moltissimo. Devo fare qualche esame? Cerco di tenermi in forma, quando riesco, camminando, ma al momento l’adipe su pancia e fianchi non si smuove».

Cara Caterina, al momento non è che si possa fare molto oltre che seguire la natura: l’OMS consiglia un allattamento esclusivo al seno fi no all’anno di vita del piccolo, sconsiglia diete drastiche e l’uso di integratori durante l’allattamento. Un grosso aiuto per dimagrire ti viene comunque dall’allattamento stesso del tuo bambino che comporta un consumo di calorie importante: per produrre 750 g di latte materno bruci circa 560 calorie! Ovviamente non devi lasciarti andare mangiando per due. In media una donna perde 5 chili il primo mese dopo il parto e da 1 a 2 al mese, in quelli successivi. Inoltre il dimagrimento deve essere progressivo per non rischiare di influenzare la produzione di latte materno. Bevi molta acqua, consumando pasti leggeri ricchi di pesce, legumi, cereali integrali in chicco, frutta e verdure. Per condire usa il sale iodato, prezioso per la salute cerebrale del piccolo e per il tuo metabolismo. Ti consiglio anche di sottoporti al test per la celiachia, visto che lamenti strani gonfi ori.

I rimedi per tornare in forma senza dieta Prendi i granuli snellenti Durante l’allattamento niente integratori. L’unica eccezione consentita, se sei aggredita da crisi di fame, riguarda qualche rimedio omeopatico: Ignatia 15 CH, 2 granuli sublinguali mattina e sera se hai crisi d’ansia, mentre Natrum sulphuricum 9 CH, 2 granuli mattina e sera, ti aiuta a perdere i liquidi in eccesso con un effetto sgonfiante, Pulsatilla 9 CH, 2 granuli sublinguali, mattina e sera, aiuta a smuovere il metabolismo nelle situazioni di squilibrio ormonale. Alterna l’assunzione di acqua a decotti diluiti di radice di zenzero fresca.



Lascia un commento