Flavio Insinna forse tornerà a Don Matteo



Dal 25 settembre scende per la seconda volta in pista con L’eredità, il quiz preserale di Raiuno. Ma Flavio Insinna ha già scaldato i motori con Tutti a scuola, la cerimonia d’apertura annuale dell’anno scolastico, presieduta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un inizio istituzionale per il conduttore, che si prepara a una stagione intensa, tra il quiz di Raiuno e altri progetti.



«È stato il pensiero e il ricordo di Fabrizio Frizzi a darmi la forza di portare avanti una sfida che non era certo facile. E, adesso, quella che ci aspetta è ancora più difficile», aveva detto Insinna già in occasione della presentazione dei palinsesti Rai. «Se è vero che abbiamo vinto lo scudetto per gli ascolti, ora dobbiamo ripetere il miracolo. Senza difficoltà, però, non c’è divertimento. Oltre al fatto che L’eredità si è arricchita di nuovi giochi». Ma la sua stagione di sorprese professionali non finisce qui. Perché il conduttore, a ottobre, sarà anche al cinema, in un film di Fausto Brizzi, Se mi vuoi bene, con Claudio Bisio e Sergio Rubini. «Mi ha chiamato Fausto, chiedendomi di interpretare un attore “cane” in questo suo nuovo film. “Se lo farai tu, sono sicuro che farai bene”, mi ha detto».

Per Insinna c’è anche il teatro, dove a fine ottobre riprenderà le repliche dello spettacolo La macchina della felicità, tratto dal suo libro. Senza dimenticare la serata di Raiuno dedicata all’Unicef, Prodigi, in onda a novembre. «Sempre per quel famoso discorso di non dimenticare mai chi ha bisogno, i bambini in particolare», ha spiegato. Ma le avventure tv di Flavio non finiscono qui. Por lui potrebbe esserci un vero e proprio colpo di scena: il ruolo di giurato nella nuova trasmissione di Milly Cariucci, Il cantante mascherato, in onda da fine gennaio su Raiuno.

Niente male per uno elio, a proposito della sua professione, si definisce «un cent rocampista, un soldato di livello» e che ha il sogno di scrivere un nuovo libro e di imparare a suonare uno strumento musicale. E se qualcuno gli parla di condurre un programma in prima serata, lui risponde così: «No, quella è per Carlo Conti e per Milly Cariucci. E non lo dico per finta modestia: Sono un uomo televisivo da resistenza, mi piace il quotidiano: la prima
serata è fatta per chi ha la verve, lo scatto…». Una dimostrazione di modestia che, forse, è proprio il motivo per cui piace tanto al pubblico.



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