“Ho speso tutto in feste e droga”, dal successo con l’Inter alla nuova vita



Questo articolo in breve

Fabio Macellari, ex terzino sinistro di Cagliari, Inter e Bologna, si racconta al Quotidiano Nazionale. Adesso a 45 anni, il terzino che giocò in Champions League a a fianco di Ronaldo fa il falegname, produce miele e lavora in un panificio.



Non gli è rimasto un euro, perché Macellari ha gettato alle ortiche soldi e carriera per inseguire una vita dissoluta. L’origine dei mali dell’ex difensore sarebbe quel grave infortunio al ginocchio, che lo ha colpito due giorni dopo la prima convocazione nella nazionale di Trapattoni.

 Da quel momento in poi la depressione gli fa conoscere feste, cocaina e alcool. Un patrimonio sperperato in vizi e carriera compromessa. “Uscivo con gli amici, facevo nottata, rientravo al mattino arrivando tardi agli allenamenti.

Passare alla droga è stato un attimo”, racconta Macellari, il quale nel 2003 rescinde consensualmente il contratto con il Bologna.

Successivamente arriva una seconda opportunità in Serie B, nel Cagliari di Zola, allenato da Ventura. Il club ottiene la promozione in A, ma Macellari – usurato dai vizi- non viene confermato. La parabola discendente del difensore diventa irreversibile.

“Mi sono divertito a tal punto che servirebbero quattro vite a una persona normale per spassarsela come ho fatto io in quegli anni. Ma mi è costato carissimo. In un attimo ho buttato via tutto. Soldi e carriera. Certi atteggiamenti, potessi tornare indietro, li cambierei di corsa”, ecco il rimpianto confidenziale di Macellari, che tra due anni dovrebbe entrare in pensione.



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