MotoGP oggi, GP Germania 2019 Come vedere diretta Live tv streaming gratis



E’ la giornata nera della MotoGP targata Italia. Sprofondano le Ducati ufficiali, mentre Valentino Rossi tenta di risalire dalla Q1 uno alla Q2, ma non riesce a incidere. L’onore lo salvano due piloti giovani che cercano un posto al sole nella categoria più difficile e combattuta del mondo: l’australiano Jack Miller che porta la Ducati del team Pramac in quinta piazza guidando con forza e rabbia, decisamente sopra i problemi. Poi c’è Franco Morbidelli conscio che deve dare il massimo per non farsi schiacciare dall’ingombrante e veloce compagno di squadra Quartararo.



Il momento Ducati merita un approfondimento, anche perché le notizie che arrivano dall’Inghilterra, da Donington con il Mondiale Superbike che in gara1 registra l’ennesima caduta di Alvaro Bautista e il sorpasso in testa al Mondiale da parte di Rea e della Kawasaki non contribuiscono alla serenità di Gigi Dall’Igna e del suo stato. Anche la qualifica del neo confermato Danilo Petrucci preoccupa, non tanto per il risultato quanto per i possibili esiti di una caduta a oltre 190 orari che lo ha fatto ruzzolare violentemente nella ghiaia. Il pilota ternano ha lesioni ai legamenti del polso sinistro e del pollice destro. Peccato perché stava andando forte, forse troppo in quella curva. Danilo era probabilmente ancora arrabbiato con Mir che stava girovagando per la pista in attesa di una scia da seguire e la curva è stata presa con una velocità maggiore del solito.

DOVI PESSIMISTA. Dovizioso che non è riuscito ad entrare in Q2, cerca di spiegare, ma alla fine non viene certo fuori una lezione di ottimismo, soprattutto in vista di una gara che vede Marquez favoritissimo: «In 30 giri può succedere di tutto. In più non credo che nessuno abbia le idee chiare su che gomme usare, forse anche davanti, perché con la temperatura più bassa la dura anteriore potrebbe non funzionare. I primi quattro, però, hanno un altro passo e staranno insieme per buona parte della gara». Non c’è speranza di inserirsi? «Noi non possiamo pensare a loro quattro e dobbiamo recuperare, tutto qui». Come ti senti? «Deluso perché cerchi di arrivare ottimista al giovedì, ma quando le cose si complicano ti accorgi che fatichi a sfruttare il massimo dal nostro potenziale. Che è meglio di quello che ho fatto».

A inizio stagione avevate un vantaggio: che fine ha fatto? «Gli avversari hanno migliorato rispetto a noi, altri si sono inseriti tra noi e Marquez. Difficile stare sereni: per combattere con Marc e la Honda bisogna fare di più, inoltre il gap è aumentato». Già con la delusione di Dovizioso se ne vanno i sogni della Ducati di battere Marquez. L’aerodinamica non fa più la differenza, il lavoro di uno sull’elettronica, il raggiungimento di potenze al top lo hanno fatto anche gli altri e la pista tedesca è tradizionalmente uno strumento di tortura per la Rossa. Ma anche sul lato giallo dell’armata italiana non c’è spazio per l’ottimismo.

ROSSI ARENATO. Rossi riesce a risalire dalla Q1 in Q2, ma si arena all’undicesimo posto. Ci sono possibilità di ribaltare la situazione e risalire durante le gare? «Prima di tutto c’è il meteo che potrebbe cambiare tutto. Sarebbe stato importante partire una fila più avanti, però vado bene di passo ma non nel time attack. E poi sono tanti davanti a me, difficile recuperare e sorpassare qui è molto complicato. In gara può succedere di tutto, ma i primi quattro vanno più forte; dopo ci sono Miller, Crutchlow, Nakagami e Mir. Siamo tutti simili, come passo. Per il podio la vedo dura, quando parti dalla quarta fila». Perché in parecchi hanno usato le gomme dure anche in qualifica? «Michelin qui ha portato una super morbida che ha un buon grip ma “muove” troppo. Poi c’è una dura diversa da quelle usate in precedenza che ha buon grip fin dai primi giri. C’è poca differenza tra una e l’altra».

Il GP di Germania 2019, sarà trasmesso da Sky Sport (sui canali Sky Sport 1 – 201 per quanto riguarda le gare e Sky Sport MotoGP – 208 nel suo complesso) e in diretta streaming da Sky Go (solo per gli abbonati) su pc, tablet e smartphone. TV8 (121 di Sky e 8 del dgt) trasmetterà le gare delle tre cilindrate in differita IN CHIARO. OA Sport, come consuetudine, vi offrirà le DIRETTE LIVE scritte dell’intero programma domenicale.

Il numero 10 è importante nel calcio, perché chi lo indossa sulla maglia di solito è il giocatore migliore, il simbolo della squadra. Nel mondo della moto può essere un sogno, ma anche una maledizione. Pensiamo al grande obiettivo di Valentino Rossi, quel decimo titolo che insegue da anni senza riuscire ad afferrarlo, un destino che lo accomuna al più grande crossista della storia italiana, Antonio Cairoli che disperatamente cerca di andare in doppia cifra. Ma il 10 sfugge dopo aver illuso.

C’è un altro campione che ha questo numero in testa e molti meno ostacoli sul suo cammino, Marc Marquez che ha conquistato la decima pole consecutiva (tra 125, Moto2 e otto volte nella top class), cinquantottesima in carriera nella top class, una in più del mitico Mick Doohan. Lo spagnolo della Honda oggi cercherà di ripetersi in gara. I bookmaker probabilmente ritireranno le puntate su Marc vincente. Il problema è che lo sanno tutti, anche chi ci corre contro. Il campione del mondo fin dal primo turno ha fatto vedere la solita calma e soprattutto un passo distruttivo. Girare con facilità con un passo di 1.21.4 è il verdetto che emerge soprattutto dalle libere numero 4. Chi può batterlo?

Gli avversari più quotati sono i giovani: Fabio Quartararo, secondo nonostante una spalla lussata da un vigoroso scuotimento della sua Yamaha che aveva perso momentaneamente aderenza mentre stava scaricando a terra oltre 250 cavalli, Maverick Viñales che sta cercando di diventare il leader di Yamaha ai danni di Rossi e Alex Rins con la non più sorprendente Suzuki che oramai vive stabile nei quartieri alti della MotoGP. C’è anche l’incognita del meteo che spaventa Marquez. Repentino abbassamento delle temperature e una spruzzata di pioggia possono rimescolare le carte. Ma il ragazzo di Cervera, sempre più padrone del Mondiale ha dormito tranquillo, sognando solo il decimo successo al Sachsenring, pista che presenta in pratica solo curve a sinistra, le sue favorite. Il commento di Marquez lascia poco spazio alle speranze Ducati: «Ho guidato molto bene 􀃀n dal primo turno di prova e mi sento molto bene. Abbiamo fatto esperimenti e comparazioni, anche tra diverse gomme. L’ho fatto anche qualifica per capire ancora meglio la situazione. Insomma, siamo a posto, ma i piloti Yamaha, Viñales e Quartararo sono veloci». Dalle frasi di Marc si capisce una cosa: il rivale non è più la Ducati, ma la Yamaha. Un altro segno che i valori in campo sono cambiati.



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