Pablo  Daniel Osvaldo sex Symbol di “Ballando con le stelle” che somiglia a Johnny Depp



Fascino da attore, talento da fuoriclasse, testa matta da rockstar: si può riassumere in questo mix esplosivo Pablo  Daniel Osvaldo, 33 anni, l’ex calciatore di origini argentine che è  diventato il sex Symbol di “Ballando con le stelle”. La prima volta che Osvaldo è sceso in pista nel talent di Milly, in  coppia con la maestra Veera Kinnunen, lo conoscevano in pochi, per lo più appassionati di calcio.



Ma Dani, come lo chiamano gli amici, ci ha impiegato pochissimo a farsi notare-, il suo look da pirata alla Johnny Depp unito agli addominali scolpiti e al sorriso malandrino, hanno svegliato i  pensieri piccanti di migliaia di fans. Al suo cospetto sono capitolate addirittura la severissima presidente della giuria Carolyn  Smith, che lo ha definito “perfetto”. E la blogger Selvaggia Lucarelli, che a suon di complimenti ha fatto ingelosire il fidanzato Lorenzo. Il talento nel ballo dell’ex calciatore ha fatto il resto.

Tanto che  nei corridoi della Rai lo danno già ! fra i favoriti alla vittoria assieme all’attore Ettore Bassi. Ma chi è davvero questo fusto  alto un metro e 83, che porta gli  orecchini, la barba e i capelli lunghi da pirata? Sfogliando i giornali sportivi di  qualche anno fa si scopre che1 Dani era un vero talento del calcio. Nato a lanus, in Argentina, nel 1986, a soli nove anni entra  come titolare nella squadra giovanile della città e, a suon di gol,  fa presto carriera. A vent’anni arriva in Italia, a Bergamo, all’Atalanta. Poi passa alla Fiorentina, ! e quindi va in Spagna, poi torna a Roma, poi va alla Juventus, all’lnter..

Lo convocano anche ! nella Nazionale italiana. È bravo, parecchio bravo. Ma il suo grande talento è penalizzato da una  sfilza di intemperanze. Dani è un  fumantino. Un compagno non gli passa la palla in campo? Lui negli spogliatoi gli dà un pugno, come accadde nel 2001 con Erik Lamela. Un avversario gli sta  troppo alle costole? Lui gli rifila ! una gomitata in faccia. Il Mister1 lo fa arrabbiare? Lui lo colpisce con un cazzotto in pieno volto:

l’ex allenatore dell’Inter Roberto Mancini ne sa qualcosa. A tutto ciò si aggiunge il fatto che a Dani la “vita da sportivo” sta parecchio stretta. La sera esce, va ai concerti. Gli piace bere, fumare, mangiare tutto quello che non è previsto dal regime alimentare che gli impongono nel calcio. «Non sono fatto per le regole, mi piace essere libero», dice. «C’è chi, come Cristiano Ronaldo, torna a casa e fa 150 addominali. E c’è chi, come me, preferisce accendere il fuoco per un barbecue». Proprio per questo motivo, nel 2016, a soli trent’anni, decide di dire addio al mondo del calcio per dedicarsi alla musica. Gli propongono un contratto a sei zeri per andare a giocare in una squadra in Cina, lui preferisce andare a suonare con un gruppo di amici del bar, conosciuti quando giocava a Barcellona. Fondano la band rock “Barrio Viejo”, che in italiano significa “Quartiere vecchio”, e girano l’Europa suonando nei locali.

«Quanto guadagno come musicista? A volte ci rimetto», ha spiegato Osvaldo. «La gente non capisce la mia scelta, pensa che io sia pazzo. Ma seguo semplicemente la mia passione. La mia nuova vita è molto diversa dalla routine quasi militare che c’è nel calcio. E a me piace la libertà. Non possiamo rinascere cento volte, quindi bisogna cercare di vivere cento vite in una…». E non si può dire che Dani non ci stia provando. Oltre alle “turbolenze” in campo e al suo addio improvviso alla carriera calcistica, in questi anni ha avuto anche una vita sentimentale decisamente travagliata. A soli 17 anni diventa papà di un bimbo, Gianluca, nato dalla relazione con una ragazza argentina, Nina Ana Oertlinger.

Dani la sposa, perché, raccontano gli amici, è il padre di lei a costringerlo a un matrimonio “riparatore”. Ma le nozze durano pochissimo. Arrivato a Firenze per giocare nella Fiorentina, infatti, Osvaldo conosce Elena Braccini, di professione architetto. E perde la testa per lei. Nel 2009 nasce la loro prima figlia, Victoria. «Poi… arrivò l’inferno», ha raccontato lei. «Nell’estate ilei 2012, quando io aspettavo la nostra seconda figlia, Maria Helena, Dani mi disse: “Non so più se ti amo o no. Forse è meglio se torni a casa tua. E così alla fine ho preso la bambina e sono tornata dai miei».

Poco dopo si scopre il perché di quell’addio. Osvaldo viene fotografato con la biondissima Desy Luccini, attrice romana e finalista a Miss Italia 2005. Anche Desy, però, è soltanto una meteora. Nella vita disordinata di Dani entra infatti come un tornado la focosa argentina Jimena Baron, cantante e attrice di soap opera. Da lei, nel 2014, Osvaldo ha il suo quarto figlio: Morrison. Il copione è sempre lo stesso: lei molla tutto, lo segue di città in città, di squadra in squadra. Poi però Dani incontra una ragazza nuova, e la favola finisce. Jimena non ci sta, arriva persino a denunciarlo, la rottura è traumatica. Ma lui si consola fra le braccia tatuate della rocker Militta Bora. «La nostra storia mi è arrivata addosso come una cascata, stavo bene con lui», disse Milita, «poi però, come il litanie, abbiamo incontrato l’iceberg.

Lui è innamorato di se stesso e basta». Quindi un’altra bionda entra nella vita del calciatore: Benedetta Mazza, ex “professoressa” dell’Eredità, che abbiamo visto nel 2017 come concorrente a ‘”Elle e quale show” e nel 2018 al “Grande Fratello Vip”. «Per lui ho lasciato tutto e sono andata a vivere in Argentina», ha raccontato Benedetta. «Sono stati cinque mesi intensi ma poi le cose non sono andate bene e io sono tornata in Italia». Passati cinque mesi, infatti, Dani riallaccia i rapporti con la sua ex, Jimena. Tornano insieme. Addio Benedetta. Adesso Osvaldo si dichiara single. «Sto da solo perché quando piaccio alle donne… si creano problemi», dice fra una prova e l’altra di “Ballando con le stelle”, dove la sua maestra Veera Kin- nunen lo fa lavorare come un marine in addestramento.

«Dani è una bella sfida», mi dice Veera, che con i suoi occhi azzurrissimi e i capelli di ghiaccio sembra un angelo, ma in realtà ha un carattere di ferro. «Dietro alla maschera di “cattivo ragazzo” nasconde tutte le sue insicurezze. E vi assicuro che sono tante. Ma io lo tengo in riga con il mio rigore nordico. Arriva in ritardo? Gli fisso l’appuntamento un’ora prima. Fa una vita irregolare, mangia e dorme quando vuole? Non me ne frega niente. Con me non ci sono sconti: stanco o no deve lavorare. Anche perché sono convinta che abbia grandi potenzialità. La combinazione perfetta dello sportivo che era e del musicista che è, gli dà ritmo e agilità. Se vuole, può vincere». Attenta Veera, perché Dani è famoso per il suo carattere fumantino, le dico. E lei: «Ma io più di lui. Mi difendo bene, stia tranquilla. Con me non c’è gioco». Vuoi vedere che la Kinnunen riuscirà laddove sono falliti i migliori allenatori di calcio del mondo e decine di fanciulle innamorale?



Lascia un commento