Pensione anticipata 2019, quali lavoratori hanno diritto?



Esistono alcune categorie di lavoratori, alle quali è consentito poter andare in pensione anticipatamente una volta maturati però dei requisiti che sono differenti rispetto a quanto previsto per la generalità dei cittadini. Quando sussistono quindi, delle determinate condizioni viene riconosciuta la possibilità di poter smettere di lavorare anticipatamente, rispetto a quanto stabilito per l‘accesso alla pensione. Sono diverse quindi le categorie dei Lavoratori che hanno un percorso piuttosto agevolato per poter accedere alla pensione. In alcuni casi questo dipende dallo status della persona ad esempio si parla di un invalido, mentre in altre circostanze si parla di status di lavoratore al quali sono riconosciute delle agevolazioni per poter accedere alla pensione anticipata o perché ha iniziato a lavorare prima di aver compiuto la maggiore età e quindi rientra nella categoria lavoratori precoci o anche per aver svolto durante gli anni delle mansioni usuranti o gravose.



Cerchiamo però di fare un po’ di chiarezza su quelle che sono le categorie che hanno diritto ad un percorso agevolato per poter accedere alla pensione anticipata. Come abbiamo visto, le agevolazioni possono dipendere dallo Stato della persona ed in questo caso si parla di invalidi. In questo caso la percentuale di invalidità deve essere almeno pari al 80% ed ancora il lavoratore invalido dovrà anche essere in possesso di altri requisiti come aver compiuto 61 anni di età e avere 20 anni di contributi.

In questo caso, l’invalidità dovrà essere certificata dall’INPS e quindi non sarà sufficiente il riconoscimento dell’invalidità civile per poter accedere alla pensione anticipata. È inoltre prevista anche una finestra mobile di circa 12 mesi e l’assegno arriverà dopo un anno dal raggiungimento dei requisiti appena citati. Ci sarebbero anche altre agevolazioni per la pensione che sono riconosciuti ai lavoratori invalidi come i Sordi e le persone che abbiano una invalidità superiore al 74% ai quali viene riconosciuto per ogni giorno in cui si trova in queste situazioni di disagio, una contribuzione figurativa di circa 2 mesi.

Si tratta questa di un privilegio concesso al fine di raggiungere il requisito contributivo per poter accedere alla pensione, ma è valida per un massimo di 5 anni. Altra categoria, come abbiamo visto, è quella dei lavoratori precoci, i quali per poter essere riconosciuti come tali devono avere maturato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento del 19esimo anno di età. Questi lavoratori potranno accedere alla pensione anticipata a prescindere dall’età anagrafica ma semplicemente devono aver dopo maturato 41 anni di contributi grazie a quota 41 che è quella misura che il governo vorrebbe spendere a tutti i lavoratori.



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