Romina Power e il dolore per Ylenia: “Novembre è il mese in cui è nata, io spero ancora”



Un dolore enorme quello dell’attrice e cantante americana, che non si è mai rassegnata alla scomparsa della primogenita, che si trovava a New Orleans e di cui, da allora, si sono perse le tracce.



L’appello straziante di una mamma che non perde le speranze di rivedere sua figlia. Dietro a uno degli ultimi post di Romina Power si nasconde solo un grande dolore, un vuoto incolmabile I e inaccettabile che l’artista americana, naturalizzata italiana, non si rassegna ad accettare: “Novembre è il mese in cui è nata Ylenia.

È scomparsa negli Stati Uniti nel gennaio del 1994. Aveva 23 anni. Non ho mai perso la speranza di abbracciarla di nuovo”, ha scritto la Power su Instagram.

Tante ipotesi, ma nessuna certezza

La cantante ha postato anche uno scatto della sua primogenita per lanciare un appello cf tutti: “So che da allora deve essere cambiata, ma se qualcuno riconosce una donna che assomiglia a questa ragazza, per favore mi contatti”. Parole piene di dolore, ma anche di speranza che non sono passate inosservate e che hanno commosso i fan dell’artista. Ylenia Carrisi è la prima figlia che Romina ha avuto con l’ex marito Albano. L’allora ventitreenne si era recata negli States, a New Orleans, per raggiungere il fidanzato dell’epoca e raccogliere materiale su un libro che stava scrivendo e da quel momento di lei si è persa ogni traccia.

La sua scomparsa è stato ed è tuttora uno dei casi di cronaca più discussi e chiacchierati. Diverse sono state le ipotesi e le teorie sulla sua sparizione: c’è chi sostiene che si sia uccisa lanciandosi nel fiume Mississippi e chi sostiene invece che la giovane donna sia stata uccisa. C’è persino chi crede che Ylenia abbia fatto perdere volontariamente le sue tracce per poter vivere all’ombra della soffocante popolarità di mamma e papà. Il caso, in realtà, è rimasto irrisolto, anche se pare che le ricerche stiano continuando incessanti. L’unica cosa certa è che da quel tragico giorno di venticinque anni fa la vita della coppia d’oro della musica è definitivamente cambiata.

Il legame con Ylenia, però, non è mai svanito. Lo ha dimostrato di recente anche Cristèl, secondogenita di Albano e Romina, che ha deciso di chiamare la sua seconda figlia Cassia Ylenia, omaggiando così la sorella scomparsa e facendo tornare a casa, almeno simbolicamente, la più grande dei quattro figli della coppia. La speranza di Romina è che un giorno torni a casa per davvero, la sua Ylenia. Convinta che sua figlia sia viva, la Power non si arrende e venticinque anni dopo la scomparsa continua ancora a cercarla, sentendone fortemente la mancanza, ancora di più nel mese in cui la famiglia avrebbe festeggiato il suo 48esimo compleanno. Chi, però, non la pensa come lei e si è ormai rassegnato alla sua assenza è proprio Albano.

Papà Albano la pensa in un altro modo

Il cantante di Cellino San Marco, infatti, non ha mai fatto mistero di essere convinto che sua figlia sia morta poche ore dopo la scomparsa, proprio nel Mississippi, dove un uomo ha visto una donna lanciarsi. E questa, in effetti, a oggi rimane la tesi più accreditata dagli inquirenti. Carri- si, infatti, ha lottato affinché venisse riconosciuta la morte presunta che poi il tribunale ha accordato, dichiarando Ylenia morta il 31 dicembre 1993, ovvero l’ultimo giorno in cui sono riusciti a parlare con lei. “Mi è stata data una bella gioia quando lei è nata e un gran dolore da quando non c’è più. Rispetto

Romina che dice che è viva, ma la realtà l’ho vista nei racconti della gente che è stata con Ylenia in quel periodo”, ha raccontato Albano qualche tempo fa. A proposito di sua figlia, nel documentario sulla sua vita, il cantante aveva detto ancora: “Ylenia era di grande affetto, ma aveva le sue idee. La capivo, perché anche io ero come lei. Siamo passati da una fase di completa armonia e felicità. Amavamo fare le stesse cose”. Il pugliese ha ricordato anche i grossi screzi avuti telefonicamente con Ylenia nelle settimane precedenti alla sua scomparsa. “Nel caso di mia figlia il destino ha avuto una parola violenta nei miei confronti. Ho visto esattamente quello che stava succedendo nella sua vita e giuro che ho fatto di tutto per sviare la legge del destino. Ho fatto tutto quello che c’era da fare per bloccare quella scia velenosa di quel destino che stava arrivando. Lì come padre ho perso”.



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