Alessandra Mastronardi, nella vita reale sogna la famiglia e ama l’attore scozzese McCall



Nei panni del medico legale della fiction di Rai Uno “L’allieva”, alla terza serie, si divide tra il lavoro svolto sempre più in prima linea e la storia per il suo capo, Lino Guanciale. Nella vita reale sogna la famiglia e ama l’attore scozzese McCall, dieci anni più grande di lei: «Non ho mai dovuto scegliere tra lavoro e amore, sono sempre riuscita a trovare un giusto equilibrio. Bisogna dare priorità all’amore, che poi è tutto nella vita». «Ricordo ancora la maturità e ho preso anche 7 in condotta».



Alessandra Mastronardi torna su Rai Uno con la fiction Lattiera, terza stagione della serie tratta dai romanzi di Alessia Gazzola, con Lino Guanciale. L’amore, le aspirazioni professionali, gli equilibri di coppia sono il fulcro di questa stagione in cui sembra ci possa essere un possibile matrimonio in vista tra i protagonisti Alice (Mastronardi) e Claudio (Guanciale).

Sogna la famiglia, da due anni è fidanzata con l’attore scozzese Ross McCall, dieci anni più grande di lei. Si sono innamorati sul set del film About Us, vivono tra Londra e Roma ed è nella Capitale, bloccati dalla pandemia, che hanno passato la quarantena insieme.

Che allieva è stata da ragazza a scuola? «Posso essere inquadrata nella tipica frase “La ragazza è intelligente, ma non si applica”. Ho fatto il liceo classico a Roma e non lo ricordo come un periodo felicissimo, l’esame di maturità ancora lo sogno, però per fortuna ho avuto soprattutto due professoresse importanti, quella di Filosofia e quella di Latino e Greco, che mi hanno dato tanto.

Io già lavoricchiavo sul set quindi è stato un po’ complicato andare a scuola. Amavo determinate materie, ma non tutte, insomma non ero una secchiona e ho anche avuto sette in condotta. Ho fatto solo un anno di università».

Quando ha realizzato che fare l’attrice era la sua strada? «Alla prima conferenza stampa de I Cesaroni ho incontrato il produttore, Carlo Bixio, che non c’è più oggi, e lui mi disse: “Io credo che tu possa fare di questa passione il tuo lavoro, se però ci credi veramente”.

Da lì ho iniziato ad avere una visione del mio futuro, ma per tanti anni sulla carta d’identità alla voce professione ho scritto “studentessa”. Solo dopo parecchio ho scritto “attrice”. È stato un percorso complicato perché non venivo da nessuna scuola di cinema, ma direttamente dal set».

Se lo ricorda il primo provino per L’allieva? Cosa la convinse? «Non gliel’ho mai detto, ma fu Lino Guanciale che mi convinse, il provino che feci con lui. Era un periodo della mia vita molto particolare, avevo moltissimi dubbi sia sul lavoro sia su altro.

Feci un primo provino poco convinta, poi un secondo provino, con l’attore prescelto per fare Claudio Conforti. Era Lino Guanciale, mi mise tremendamente a mio agio e fu divertentissimo, e quindi dissi di sì. È stata sin da subito una bellissima esperienza e non poteva che andare sempre meglio, e così è stato.

Poi leggendo la sceneggiatura mi sono resa conto che Alice era un personaggio che ancora non era stato raccontato, era un mix di vari generi. Qualcosa di simile c’era in Tutti pazzi per amore, ma era un po’ più stile musical, quindi mi intrigò tantissimo interpretare questo personaggio un po’ sopra le righe senza aver paura di fare troppo. Di solito noi lavoriamo in sottrazione, invece per il ruolo di Alice bisognava lavorare in addizione, mi dicevano sempre: “Fai di più, vai oltre, vai oltre”».

Come si evolve il suo personaggio? «Alice non è più un’allieva, è un medico legale a tutti gli effetti. È cresciuta, è quasi una competitor del suo mentore ovvero Claudio Conforti, e si è innamorata, non inciampa più ma mette i tacchi, e continua a risolvere casi con l’aiuto della polizia grazie al suo intuito.

La sua crescente autonomia professionale, insieme all’arrivo della nuova “Suprema” dell’istituto, la professoressa Andrea Manes (Antonia Liskova), mette a dura prova il rapporto con Claudio. Alice è affascinata dal carisma di questa quarantenne dalla carriera sfavillante, emblema dell’intraprendenza e del successo femminile, vede in lei ciò che potrebbe diventare in futuro. Il suo impegno sarà nel conciliare l’attività professionale e sentimentale».

E nella sua vita reale il lavoro è stato troppo presente complicando il rapporto sentimentale? «Nei rapporti penso che bisogna sempre trovare dei compromessi. È un lavoro continuo far andare avanti un rapporto. È complicato.

Per quanto mi riguarda il mio è un mestiere molto particolare, è difficile far capire al partner che bisogna andare due mesi a Torino, un mese in Romania, poi in Francia, tra un set e l’altro. Ma credo che ogni tanto bisogna fare delle rinunce, dare priorità alla sfera personale e all’amore, che poi è tutto nella vita.

Non ho avuto momenti in cui ho dovuto scegliere tra lavoro e amore, grazie a Dio sono sempre riuscita a trovare un giusto equilibrio». Pensa che c’è ancora il problema lavoro o famiglia per la donna? «Penso che dovrebbe essere normale che una donna possa fare tranquillamente entrambe le cose. È bene che se ne parli anche al cinema e in tv, mettendo l’accento su una problematica che ancora esiste, ma nel caso de L’allieva 3 non vogliamo assolutamente parlare di femminismo». Prossimi impegni? «A ottobre ho un progetto per Netflix, con le riprese all’estero. A gennaio invece inizio a girare un film tv per Rai Uno».



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