George Clooney, i suoi figli parlano italiano e si coalizzano contro di lui e Amal



Lo rivedremo l’antivigilia, il 23 dicembre. Non al cinema, ma su Netflix. George Clooney è protagonista dell’ottava pellicola che dirige: The Midnight Sky. Interpreta Augustine, scienziato solitario stanziato in una base artica, barba lunga alla Matusalemme, che cerca di avvisare un gruppo di astronauti di un’imminente catastrofe globale. «È un racconto su ciò che l’essere umano è capace di fare in condizioni estreme», ha raccontato George, «una bella storia di redenzione».



Alla quale però ha pagato un prezzo alto: Clooney è stato infatti ricoverato d’urgenza per una pancreatite forse dovuta alla perdita repentina di peso per esigenze di copione. «Sono diminuito di quasi 14 chili, non mi non mi sono preso abbastanza cura di me stesso». Quando ha sentito le prime fitte alla pancia era in un ambiente inospitale. «Sì, su un ghiacciaio in Finlandia, il che ha reso tutto molto difficile, anche il lavoro.

Ma sicuramente ha aiutato il personaggio a emergere». Data la pandemia, la presentazione del film è stata fatta tramite eventi da remoto, come il Bfi London Film Festival 2020, che ha dedicato all’attore l’incontro in streaming Screen Talk: George Clooney. Durante la chiacchierata con la conduttrice Edith Bowman, il divo ha aperto lo scrigno del suo passato professionale: «Ho cercato di rubare dai migliori: Joel e Ethan Coen, Alexander Payne, Steven Soderbergh, Wes Anderson».

E poi lo scrigno più privato: «Da ragazzo ho tagliato il tabacco per 3 dollari all’ora. Quando ho lasciato il Kentucky sapevo che non volevo più farlo». E menzione particolare, in questa carrellata di ricordi, ha meritato il nostro Paese. «La casa in Italia mi ha cambiato. Normalmente ci passo l’estate, non quest’ultima.

Andavo sempre di corsa, in Italia ho imparato a rallentare. Ho osservato le persone mettersi a tavola dopo una giornata di lavoro, bere un bicchiere di buon vino, chiacchierare: è gente che si sa godere la vita, sa come celebrarla».

Classici stereotipi da americani in vacanza, verrebbe da dire. Se non fosse che George il nostro Paese l’ha davvero eletto a luogo dell’anima grazie a Villa Oleandra, la più antica di Laglio – presente nelle mappe catastali del comune affacciato sul Lago di Como dal 1720 – passata di mano in mano fino alla famiglia dei magnati del ketchup, gli Heinz. E da loro a Clooney. Narra la leggenda che George, vacanziero itinerante su Alpi e dintorni, era il 2001, rimase in panne con la sua Harley Davidson e venne accolto in villa dai suoi compatrioti miliardari.

Guardando il panorama dalle finestre se ne innamorò perdutamente, tanto da fare un’offerta di 10 milioni, accettata. Poi ha allargato la proprietà nel 2004 acquistando l’attigua villa Margherita. Un affarone per le sue tasche, visto che oggi l’intera proprietà vale dieci volte tanto. E una rivoluzione, nella sua vita. Italiana la casa, dove George cominciò a trascorrere lunghi periodi, italiana la passione con Elisabetta Canalis, dal 2009 al 2011.

E come ogni grande amore (quello per la casa, s’intende) ci fu anche anche la crisi, con la mai confermata intenzione di vendere. Poi, invece, è arrivata Amal Alamuddin, l’avvocato dei diritti umani che George ha sposato nel 2014: sua l’idea di trasformare la villa nella residenza estiva di famiglia. E nel luogo prediletto di Ella e Alexander, i gemellini della coppia nati nel 2017. Proprio i bambini sono stati al centro dell’ultima esternazione privata dell’attore, notoriamente assai riservato sulla sua vita.

Ospite in Tv del Jimmy Kimmel Live l’attore ha confermato che ormai i figli hanno un loro gergo cifrato, incomprensibile ai genitori: l’italiano. «Hanno solo tre anni, ma lo parlano fluentemente. Il grosso problema è che né io né mia moglie siamo in grado di capirlo. Siamo stati stupidi: li abbiamo armati con una lingua segreta ». Che ovviamente diventa colorita quando si tratta di rispondere alle sollecitazioni dei genitori. «Se dico: “Mettete in ordine la vostra stanza”, per esempio, più di una volta mi hanno risposto: “Papà stranzo!”.

E io: “Cosa?!”». Sono gli incidenti di percorso, quando decidi di portarti un pezzo d’Italia a Londra, dove i Clooney vivono stabilmente. Il bottino della “razzia” è rappresentato da Viviana Frizzi, la riservatissima e, dicono, insuperabile cuoca e governante comasca, originaria di Lomazzo, che prima a Villa Oleandra e poi anche in Inghilterra si prende cura di casa Clooney e dei gemellini, accontentando i gusti di tutti: dal simil veganesimo di Amal ai sapori TexMex amati da George, ai gnocchi per i piccoli.

E ha saputo conquistare anche gli ospiti: pare che Barack e Michelle Obama, in visita a Laglio nell’estate 2019, siano rimasti folgorati dalla sua pizza. Incidenti gergali a parte, Clooney ha parlato in una recente intervista a People con estrema tenerezza della famiglia. «Lavoravo, avevo amici fantastici, andava tutto bene, ma la mia vita non era davvero piena prima di incontrare Amal. Sono stato fortunato. Da allora tutto è cambiato». Ora, nella vita dell’attore, ci sono anche i bambini, «due personcine, che sono piccole e devono essere protette».



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