Kate e William sono ancora in guerra con la stampa inglese



Non è facile essere una reale e spesso, nonostante i tanti privilegi, si soffre il peso degli impegni come chiunque altro. Kate Middleton in questi ultimi mesi è stata la persona più impegnata nella casa reale inglese, e ora inizia ad accusare le conseguenze dell’impegno profuso per cercare di riempire il vuoto lasciato dai cognati, il principe Harry e Meghan Markle, fuggiti in America.



Ecco, i cognati sembra non abbiano retto alle costanti pressioni che il loro ruolo gli imponeva, mentre nel corso dei nove anni in cui Kate è stata a fianco del principe William come moglie non ha mai fatto un passo falso. La sua è una forte dedizione al dovere e al ruolo assegnatole all’interno della famiglia reale.

Oppure la duchessa è capace di tollerare ogni fatica solo perché sa che un giorno verrà ripagata da una corona? Il dubbio poco ‘nobile’ è stato lanciato da una prestigiosa rivista, “Tatler”, considerata la Bibbia dell’aristocrazia britannica. Il fatto che l’articolo dedicato alla duchessa sia inasprito da illazioni che descrivono Kate come infelice al cospetto degli innumerevoli impegni assegnatole soprattutto dopo la dipartita di Harry e Meghan, avrebbe fatto infuriare la moglie del Principe William, tanto che i due hanno poi deciso di querelare “Tatler”.

Un articolo totalmente critico nei confronti della futura regina proprio non può essere tollerato, anche perché se è vero che i tabloid non ci sono mai andati piano con i reali d’Inghilterra (l’ex attrice americana è scappata in America anche per questo), è altrettanto vero che le critiche a Kate arrivano non da un giornale di pettegolezzi qualunque ma, appunto, da una prestigiosa rivista.

Sembra proprio che, venuta meno la loro preda preferita Meghan Markle, ora ai tabloid britannici non resti altro che affondare le unghie nella duchessa superstite. Continua dunque a fare danni la ‘maledizione’ dei Windsor, negli ultimi decenni sempre ai ferri corti con stampa e fotografi. Per una volta Kate e Meghan sono dalla stessa parte, unite contro i media.



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