Marco Liorni prepara la nuova edizione del quiz preserale Reazione a catena



Raddoppia – anzi triplica! – l’impegno di Marco Liorni in tivù. Oltre a tenere ben saldo il timone di Italia sì, il programma del sabato pomeriggio di Raiuno, il conduttore prepara la nuova edizione del quiz preserale Reazione a catena, in onda da fine giugno. Ma prima c’è un’altra novità: dal 1° giugno Marco è in onda ogni mattina, da lunedì a venerdì alle 10.00, con il nuovo Italia sì giorno per giorno.



Il programma di attualità prende il posto di Storie italiane di Eleonora Daniele, costretta a prendersi una pausa per l’arrivo, ormai imminènte, della sua prima figlia. «La rete voleva continuare a offrire un servizio di informazione in un momento in cui l’Italia, dopo il lockdown per l’emergenza coronavirus, affronta la ripartenza, ma anche una forte crisi economica», racconta Liorni. «E così, Italia sì, il people show del sabato, durante la settimana si trasforma in un altro tipo di contenitore. Sarò in onda fino al 27 giugno, sei giorni su sette».

Com’è strutturato Italia sì giorno per giorno? «Andiamo in mezzo alla gente per ascoltare il loro punto di vista e offrire così uno spaccato del Paese. In studio ci sono sempre i miei quattro saggi: Rita Dalla Chiesa, Elena Santarelli, Mauro Coruzzi e Manuel Bortuzzo. Però stavolta hanno un ruolo diverso».

Quale? «Ogni giorno, i saggi e io scegliamo cinque volti: ognuno di noi racconta la storia di uno di loro. Per ascoltare le voci della gente, invece, dai tassisti ai parrucchieri, apriamo vere e proprie finestre sulle loro vite: affacciati si troveranno tassisti, medici di base, postini, baristi, cassieri…».

C’è anche uno spazio legato alla stretta attualità? «Certo, un inviato è sempre collegato in diretta per parlarci dei fatti del giorno. Poi, il sabato, lascio gli studi di Saxa Rubra e torno a quelli in via Teulada, per Italia sì». A proposito del tuo programma del sabato pomeriggio, da quando è scoppiata l’emergenza ti sei trovato davanti a grossi cambiamenti: come è stato l’impatto?

«Molto forte, perché Italia sì è un programma leggero, anche se ricco di contenuti. Ci siamo dovuti riconvertire all’informazione e alle storie legate al coronavirus dalla sera alla mattina. Ma siamo riusciti a cambiare registro!». In una situazione così diffìcile, gli ascolti ti hanno premiato: hai sfiorato persino picchi del 20 per cento di share.

«Gli ascolti sono saliti di pari passo con l’emergenza, è vero, ma la trasmissione era in crescita anche prima. Ormai abbiamo il nostro affezionato pubblico, nonostante una collocazione non facile nel palinsesto della rete». C’è chi dice che a fine giugno tornerai al timone di Reazione a catena, il quiz preserale di Raiuno. Ce lo puoi confermare? «Siamo vicini a poter dare quest’annuncio, ma per ora non posso dire di più».



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