Mattia Santori, leader delle Sardine, da Lucia Annunziata: “No a 20 anni di Salvini, il Partito democratico apre al dialogo più di altre forze politiche”



Il leader attuale del movimento delle sardine, Mattia Santori è stato intervistato da Lucia Annunziata nella trasmissione televisiva su Rai 3 Mezz’ora in più. Mattia annunciato la probabilità di fare seguire il congresso del Movimento 8 marzo, il giorno della festa della donna. Questo perché, secondo Mattia Santori può essere datato ideali visto che l’attuale movimento delle sardine è molto femminile.



Non sono mancate frecciatine contro Matteo Salvini leader della Lega:” il movimento delle sardine soccorra 20 anni di Salvini”.

Santori ha precisato che le lezioni in Emilia Romagna porteranno la terza fase del movimento delle sardine:

“Allo Spin Time, lo stabile occupato a Roma, abbiamo definito un calendario. Dopo il voto in Emilia si apre una terza fase, per tornare a una dimensione nazionale e dare una struttura al movimento. Ci prenderemo il mese di febbraio per dialogare con i territori e arrivare a fare una proposta di organizzazione a inizio marzo, per lanciare un messaggio unitario, non frammentato, dare delle linee guida, creare dei referenti, iniziare a capire una linea politica dalle tante sfaccettature del movimento”.

Mattia Santori ha anche parlato della recente frase ad effetto di Nicola Zingaretti. Il segretario del Pd ha affermato che sempre dopo le elezioni regionali in Emilia Romagna darà vita a un nuovo partito e vorrebbe che alla fase di costituzione della nuova forza politica partecipassero anche gli organizzatori delle Sardine.

Mattia Santori ha detto che Zingaretti è stato l’unico politico a mostrare interesse nei confronti delle Sardine ma “è troppo presto capire se partecipare a questo processo di ricostruzione o no”.

Santori ha spiegato perché, al momento, non sa dire se il movimento delle Sardine potranno partecipare alla ricostruzione del centrosinistra: “Dobbiamo ancora capire, cosa significa fare politica in stretto, conoscerci noi. E anche il Pd deve capire come presentarsi in un processo di ricostruzione di questo tipo. Ci ha fatto riflettere ed è utile: c’è chi è più diffidente, chi più positivo ma c’è riflessione. Ma è presto per noi per presentarci a un congresso di ricostruzione del centrosinistra”.



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