Nuovo DPCM, finito il vertice a Palazzo Chigi, importanti novità. L’ annuncio di Conte



Questo articolo in breve

Dopo la riunione del Cts, si punta ad altre restrizioni. Domenica ci sarà la conferenza stampa di Conte, che illustrerà le misure del nuovo Dpcm.



Domenica 18 ottobre il premier Conte terrà una nuova conferenza stampa, nel corso della quale illustrerà le misure del nuovo Dpcm.
Alle 17 di sabato 17 ottobre si è tenuta la riunione del Cts, che valuterà possibili nuove misure per arginare il costante aumento dei casi di coronavirus nel nostro Paese.

Il Comitato tecnico scientifico chiede misure più severe per contenere la diffusione del Covid-19. Tra i provvedimenti, si punta alla chiusura delle attività non essenziali.
Dopo la riunione del Comitato tecnico scientifico, il premier Conte terrà una nuova conferenza stampa.
Il Presidente del Consiglio è atteso per la serata di domenica 18 ottobre. Nel corso della conferenza stampa, il premier dovrà illustrare le misure del nuovo Dpcm, nel quale si prevedono ulteriori restrizioni.

Riunione del Cts alle 17Il governo valuta nuove misure anti-Covid. Nel corso della riunione del Cts si discuterà sulla possibile chiusura di bar e ristoranti alle 22 e coprifuoco dalla stessa ora, per evitare i contatti e gli assembramenti.
Non si escludono neppure limitazioni di alcune attività. Come già voluto da alcune Regioni, scuole e università potrebbero vedersi costrette a sospendere le lezioni in presenza, optando così per la didattica a distanza.

L’obiettivo, inoltre, è quello di incrementare lo smart working fino al 50%. L’intento del governo è quello di arrivare a una linea univoca su tutto il territorio, ma nelle Regioni dove il rischio di contagio è maggiore si accettano provvedimenti più rigidi.
Intanto, fonti del governo, hanno precisato che non chiuderanno negozi di parrucchiere e centri estetici. Si valuta, invece, lo stop di palestre, piscine e sport di contatto dilettantistici. Sarà proprio lo sport che potrebbe essere protagonista di nuovi provvedimenti.
“Siamo più forti rispetto a marzo, ma servono nuove misure per evitare che l’Italia raggiunga il livello di altri paesi”.

Così ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza. Il ministro ha parlato dell’irrigidimento delle misure “con una distinzione di base tra attività essenziali e non essenziali, perché abbiamo necessità di limitare i contagi”. Il governo è orientato a intervenire “adesso con più forza sulle cose non essenziali”. Poi Speranza ha voluto rassicurare gli operatori che saranno penalizzati dalla chiusura (o dalle limitazioni) di alcuni settori lavorativi, “se decidiamo di chiedere a qualche comparto di cessare o limitare le proprie attività ci facciamo carico del ristoro”.
Intanto il Cts sottolinea l’esigenza di “misure più stringenti per far fronte al progressivo aumento dei contagi”.



1 commento su “Nuovo DPCM, finito il vertice a Palazzo Chigi, importanti novità. L’ annuncio di Conte”

  1. Ritengo e credo che la scuola sia la cosa più essenziale. Per una Italia futura che stia al passo con il futuro per ragazzi che perdono il contatto con il mondo scolastico, non possiamo e non dobbiamo fare questa scelta. Non è nella scuola che si prende il “Coronavirus” è con la movida etc. Chiudendo la scuola perdiamo tutti e perdiamo un pò della nostra cultura. La famosa DAD non va bene non è formante e oltremodo non rispecchia mai le ore che ogni alunno fa a scuola. Per i bambini delle elementari e per le medie è un vero disastro……Negli altri paesi europei con numeri di contagio superiori al nostro non stanno optando per questa scelta. Spero tanto che non accada. Altra cosa molto importante è lo sport o comunque chi svolge una delle 5 arti riconosciute ( Charles Batteux nel 1746 le definisce). Qui non possiamo chiudere tutto, il risultato sarebbe psicologicamente impattante e difficile da recuperare. Dovrà essere fatta una netta distinzione tra chi svolge lo sport del calcio e per esempio chi svolge la danza classsica…… Teniamo presente che non tutti i genitori potranno tenere i propri figli in casa e la possibilità di trovarseli nelle strade a bighellonare di giorno è sicuramente più preoccupante che chiudere la scuola e alcune discipline non di contatto. Mi auguro che ciò non accada saluti e buon lavoro.

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