Antonio Logli è un bugiardo, un manipolatore e ha ucciso Roberta Ragusa per motivi economici. A stabilirlo sono tre sentenze di condanna a 20 anni di reclusione, non io. È arrivato infatti anche il sigillo finale della Suprema Corte di Cassazione, come avevo previsto.
E non credo sia un caso che il figlio maggiore di Logli, in realtà, abbia deciso di parlare di quanto NON ha visto quella maledetta notte tra il 12 e il 13 gennaio del 2012 solo nella fase finale della vicenda giudiziaria, quando il padre si trovava ad affrontare il processo di appello.
Già, perché, se da un lato la testimonianza del ragazzo nulla ha spostato nella ricostruzione accusatoria, ritengo comunque sia un passaggio che molto ci svela di come i figli di Roberta, negli anni, siano stati “accompagnati” dal padre nell’elaborare una versione dei fatti che si discosta in maniera netta dalla ricostruzione che hanno confermato i giudici.
Sia chiaro, non ho dubbi sul fatto che oggi Daniele Logli sia davvero convinto di ciò che afferma a difesa del padre (come anche la “glia di Roberta), ossia che la madre sia scappata volontariamente, ma si è convinto di qualcosa che, purtroppo per lui, non trova nessun fondamento. Ma questo non basterà a fargli cambiare opinione su suo padre.
Roberta Ragusa è morta proprio la no!e della sua scomparsa, lo scrivono i giudici. Non ritengo ci sia spazio per valutazioni diverse sul punto. Io credo che sia stato manipolato dal padre e non è stato certo il solo secondo quanto leggiamo nelle sentenze dei tre gradi di giudizio che gli hanno aperto la porta del carcere. E c’è un’altra circostanza evidente secondo i giudici: Antonio Logli ha mentito (anche) ai “gli sin dal primo momento, da quella notte di 8 anni fa.
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