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Fine ritiro e parole al miele. Il pareggio interno, in rimonta, sul Sassuolo a Firenze sembra avere il sapore di una vittoria.



La crisi era talmente profonda e il momento così delicato che un punto può rappresentare davvero un buon inizio per ritrovare l’armonia, la fiducia e prima o poi anche il successo, magari già domani pomeriggio con il Verona. E così la squadra ieri, dopo il pranzo collettivo, è tornata a casa e farà solo il classico ritiro della vigilia questa sera, con Ribery che si era già avvantaggiato nella giornata di ieri grazie al permesso della società e d’accordo con i compagni, era andato nella sua abitazione per stare insieme al fratello in visita in città. Una serata speciale dunque per il francese e non soltanto per la grande prestazione sul campo che lo ha incoronato “re” della serata.

Intanto arriva una nuova dichiarazione d’amore del presidente Commisso per i tifosi che stanno facendo di tutto per aiutare la squadra a risollevarsi dai bassifondi: il giorno precedente alla sfida al Sassuolo avevano scritto uno striscione che invitava tutte le componenti a svegliarsi e poi hanno anche aiutato i giocatori a caricarsi nei primi minuti di Fiorentina-Sassuolo con dei fuochi d’artificio visibili dal campo. Uno spettacolo che Commisso commenta così: «Sapervi e vedervi vicino ci carica e ci aiuta.

Il vostro messaggio è arrivato al cuore e alla testa di tutti noi, questo è quello di cui abbiamo bisogno. I ragazzi sapevano che voi eravate a pochi passi di distanza da loro». Del resto Firenze e la Fiorentina sono da sempre una cosa sola e anche il proprietario se ne è accorto ben presto. «Negatività e pessimismo che continuiamo a sentire e vedere – aggiunge Commisso – non sono ciò di cui i nostri ragazzi hanno bisogno in un momento così critico e delicato.

Per fortuna voi che amate la Viola, voi tifosi, il vostro pensiero e il vostro messaggio lo avete sempre detto forte e chiaro: ci siamo e vi siamo vicini. È questo l’esempio che tutti dovrebbero seguire. E noi lo sappiamo e vi ringraziamo per quanto state facendo». E quando la classifica migliorerà e il mercato regalerà rinforzi, magari sparirà anche il pessimismo di altri.

Fiorentina Verona si disputerà, Sabato 19 dicembre 2020, alle ore 15.00  La partita sarà visibile sui canali Sky e nello specifico sui canali Sky Sport, sia sul satellite che sul digitale terrestre ed ancora Sky sport Arena al numero 204 del satellite.

Ovviamente chi vorrà potrà seguire anche il match in diretta streaming. Gli abbonati potranno affidarsi a Sky Go per poter vedere il match, scaricando l’app su dispositivi mobili quali computer e notebook o ancora tablet e smartphone. Ci sarebbe ancora un’altra possibilità, ovvero guardare il match su Now Tv, il servizio di streaming live e on demand di Sky che da la possibilità di poter assistere ai più importanti incontri di calcio, ovviamente dopo aver acquistato uno dei pacchetti offerti.

Premessa: se il Verona scenderà in campo arrabbiato quanto il suo allenatore, per la Fiorentina sarà ancora più dura.

La sfida con la squadra veneta – che ha 9 punti in più di quella viola e la metà di monte ingaggi – s’annuncia già difficile di suo viste le doti di Faraoni & c., a metterci più pepe ci ha pensato Ivan Juric invocando rispetto e pretendendo le scuse a lui e alla sua società da parte di Daniele Pradè dopo quanto detto dal ds viola, comunque sorridendo, qualche settimana fa all’emittente toscana Rtv38.

Reazioni ieri dalla Fiorentina? Solo che Pradè non avrebbe replicato al tecnico serbo che in estate è stato vicinissimo ai viola prima che Commisso stoppasse la trattativa preferendo continuare con Iachini: «Beppe ha fatto bene, chi mi assicura che Juric farà meglio?» sentenziò il patron facendo saltare tutto. Tornando a Pradè quali sono le dichiarazioni contestate?

Dopo aver ammesso la stima per il giovane difensore del Verona Lovato aveva aggiunto: «Oggi dico che i giocatori che allena Juric vanno visti negli anni successivi in altre squadre. Rrahmani non gioca, idem Kumbulla». E anche Amrabat (oggi alla prima da ex), voluto da Commisso che non ha esitato a sborsare oltre 20 milioni, pur essendo già un titolare a Firenze non è ancora riuscito ad esprimersi ai livelli dell’anno scorso con la maglia gialloblù, pagando ovviamente la crisi della Fiorentina, sempre quart’ultima a tre punti dalla zona retrocessione, senza successi in A dal 25 ottobre e appena 2 gol fatti nelle ultime 7 gare (5 ko e due pareggi).

Da una parte insomma il veleno di Juric e le qualità del suo Verona, dall’altra i problemi ancora irrisolti di questa Fiorentina. Anche se – grazie all’appassionato impegno di Prandelli e a un Ribéry tornato…Ribéry qualche segnale incoraggiante è arrivato dalla gara pareggiata col Sassuolo. Ed è da qui – intima il tecnico viola – che la sua squadra deve ripartire. «Ci aspetta una partita complicata, il Verona ha sposato in pieno le idee e la filosofia del proprio allenatore, giocano in modo esuberante, sfacciato, non hanno paura di nessuno.

Noi dobbiamo dare continuità alla buona prova dell’altra, voglio ritrovare e rivedere la stessa energia positiva. Nessuno ci stava a perdere e abbiamo lottato su ogni pallone». Pur di uscire prima possibile dalla crisi Prandelli s’è adeguato alla difesa a tre («Ho cambiato per togliere alibi alla squadra, non mi vergogno di difendere»), medita di riproporre inizialmente gli stessi di mercoledì, quindi con Bonaventura e Venuti ancora preferiti a Pulgar e Callejon e con Ribéry e Vlahovic in avanti («Stiamo cercando di far diventare Franck ancora più leader, non deve risolvere i problemi da solo ma essere più che mai un punto di riferimento, quanto a Vlahovic spero si sia sbloccato mentalmente, lo vedo sereno, continui così») e congela al momento il mercato nonostante la necessità prima di tutto di un attaccante esperto (fra i nomi che circolano Milik, Caicedo e Papu Gomez): «Le lettere di Babbo Natale sono sigillate poi le leggeremo tutti assieme a suo tempo quando ci siederemo ad un tavolo, la società è in fermento ma io – dichiara Prandelli – sono solo concentrato sulla squadra, la priorità è la sfida col Verona». Possibilmente da vincere visto che martedì ci sarà la Juve.
Allarga le braccia sconsolato, Ivan Juric, e annuncia che oggi, a Firenze, non avrà a disposizione nemmeno Samuel Di Carmine, infortunatosi e costretto a dare forfait oltre agli altri attaccanti Favilli e Kalinic e allo squalificato Barak (tre turni per l’entrata sconsiderata su La Gumina a gara con la Sampdoria praticamente conclusa). «In attacco giocherà Salcedo – dice il tecnico del Verona – è l’unico che ha caratteristiche per andare a fare gol”. Da valutare anche le condizioni dell’ex Ceccherini, che potrebbe partire dalla panchina con Faraoni basso a destra, Dawidowicz centrale e Lovato a sinistra. Sulla trequarti con Zaccagni dovrebbe esserci Colley, con Tameze a centrocampo al fianco di Veloso.
Juric non ha gradito le dichiarazioni del ds della Fiorentina, Daniele Pradè. che ha detto che i giocatori dell’Hellas vanno valutati al di fuori del contesto gialloblù. «Gli altri – la replica dell’allenatore del Verona – non devono parlare della mia squadra: è una mancanza di rispetto, e come minimo deve chiedere scusa a me e alla mia società». Il riferimento, non tanto sottinteso, era ad Amrabat, acquistato dalla Fiorentina ma ancora incapace di esprimersi ai livelli di Verona.



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