Suicidio assistito in Svizzera, l’addio di Arrigo Crisciani e Monika Schnell



Il tema del suicidio assistito è un qualcosa di ancora molto delicato che tiene banco nei vari dibattiti internazionali. Questo è concesso in Svizzera dove una coppia si è detta addio dopo cinquantacinque anni di matrimonio, ecco i dettagli.



Suicidio assistito in Svizzera

Come abbiamo avuto modo di spiegare all’inizio del nostro articolo, il tema del suicidio assistito è un qualcosa di reale quanto delicato. Il dire addio al mondo in un momento delicato di particolare sofferenza non è sempre così facile in quanto potrebbe essere influenzato anche da un blocco psicologico. Non a caso quando una persona pende una decisione come quella del suicidio assistito si viene messi in contatto con degli esperti per capire se effettivamente si tratta di una scelta irreversibile.

Non a caso, questo è quello che sarebbe successo alla coppia formata da Arrigo Crisciani di 81 anni e Monika Schnell di 77, una storia di eterno amore di due persone che non sono capaci di esistere se non insieme.

L’addio di Arrigo Crisciani e Monika Schnell

Nel corso di queste ore a tenere banco nel mondo delle notizie troviamo la storia di Arrigo Crisciani e Monika Schnell. L’uomo recentemente aveva scoperto di essere gravemente ammalato, un qualcosa che in pochissimo tempo lo avrebbe portato via dalla moglie e con molto dolore.

I due sono stati insieme cinquantacinque anni insieme, uniti ogni giorno della loro vita motivo per cui immaginare un seguito senza l’uno o l’altra sarebbe stato impossibile e difficile da sopportare, tanto he Arrigo e Monika hanno preso la comune decisione di sottoporsi al suicidio assistito in Svizzera in una clinica.

“Non c’era dolore nei loro volti”

A raccontare nel dettaglio la loro storia è stata la figlia della coppia Raffaella, la quale è stata raggiunta dal quotidiano Il Piccolo. La donna, ancora colpita dal dolore per il doppio addio ai genitori ha deciso di rompere il silenzio e raccontare senza alcun filtro quella che è stata loro esperienza e la storia di amore grande come quello di Arrigo e Monika: “Quando io e le mie sorelle siamo entrate nella stanza e mamma e papà ormai erano spirati non c’era sofferenza nei loro volti. Le loro vite erano una cosa sola, hanno scelto una fine dignitosa. Oggi ci mancano, ma è una nostalgia dolce. In questi giorni vedo in tv le persone che muoiono da sole in ospedale a causa del virus… penso che noi abbiamo avuto il privilegio di vivere un lungo addio, sereno”.



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