Vladimir Luxuria, insieme a “La Luna” presenta il singolo “Tuo Amante”. Per sensibilizzare la società sul tema



Vladimir Luxuria è un insieme di passioni, forza e fierezza. Un cammino, il suo, che ha incrociato la discriminazione fin dai banchi di scuola senza fermare l’inarrestabile corsa all’affermazione di sé contro ogni spinta che la voleva a terra. Nei giorni in cui la Camera approva il testo della legge di contrasto alla discriminazione, sposa un progetto nuovo contro bullismo e sopraffazione: insieme al gruppo La Luna partecipa al singolo Tuo amante, cui seguirà un programma ampio che racconterà ai giovani cosa significa il rispetto per l’altro.



Come ha incrociato questo progetto? «Sono stata contattata dalla cantante che mi ha prospettato il contenuto e il tipo di campagna che voleva promuovere. Ne sono rimasta entusiasta». Un tema importante che conosce molto bene. «So cosa significa trattenere la pipì a scuola col rischio di farmela addosso perché stufa di uscire tornare e ritrovarmi insulti scritti sui libri, strappare pagine per cancellare tutto e sentirsi anche i rimproveri dell’insegnante.

Ai miei tempi sembrava giusto che chi aveva una diversità sessuale fosse dileggiato, accerchiato, passando dalle forche caudine dell’insulto senza difesa. Quelle come me dovevano prenderle e stare zitte». Bullismo, odio per chiunque si giudica diverso. «Il bullismo omofobo che mi ha riguardato è solo parte di qualcosa di più ampio che può colpire chiunque».

Quante e quali conseguenze porta con sé? «Tante, dalla più tragica che ti fa perdere la voglia di vivere che può diventare tentativo di annullarsi con il suicidio, alla depressione, la sensazione di restare in vita sentendosi un morto vivente. Si può covare rabbia, nutrendo la voglia di vendetta che spinge a voler restituire B l’odio diventando  peggio degli aguzzini ». ” Che effetto ha avuto su di lei? «Ho cercato di resistere, non diventare quello che mi hanno fatto trasformando la sofferenza in sensibilità. Certo, ho anch’io il mio tallone d’Achille ma mi sento molto più serena delle persone che  mi hanno puntato il dito contro come A una baionetta».

La rete oggi può essere  una grande  eco per l’odio «La rete amplifica molto. Una volta non c’erano i social, potevi chiudere il mondo fuori dalla tua camera oggi i mostri sono sempre presenti». La Camera dice sì alla legge contro l’omofobia «Sono contenta soprattutto perché è una legge che contiene un aspetto educativo
importante legato alle campagne di prevenzione che partiranno nelle scuole. Credo che la prevenzione
sia ancora più importante della punizione.

Non gioisco quando una persona va in galera ma quando si ferma un attimo prima di compiere un reato». È importante sensibilizzare, creare canali di comunicazione? «Sì, anche perché non viene distrutta solo la famiglia della vittima. Spesso i bulli, andando avanti con l’età, diventano purtroppo veri criminali distruggendo non solo se stessi e le vittime, ma coinvolgendo anche la propria famiglia». Come si possono cambiare le cose? «Parlando. Non sfogarsi, viversi in solitudine senza confidarsi può portare a gesti estremi».”



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