Albano Carrisi dice la sua su i Maneskin, la fiction sulla sua vita, Ylenia e… Romina



Ha lasciato “Ballando con le Stelle” non senza uno strascico di polemiche ma Al Bano di fermarsi non ci pensa affatto. Non soltanto continua a tenere in tutto il mondo i suoi applauditissimi concerti, ma ha annunciato che sta lavorando a tanti nuovi progetti. A partire da una fiction sulla sua vita, “Felicità – La stagione delle buone notizie” con tanti ospiti, da Pascal Vicedomini a Carlo Buccirosso, da Salvatore Esposito a Giorgio Pasotti.



Su questa fiction dedicata alla sua vita c’è tanta attesa, ma c’è anche altro. Ad esempio è stato cercato da Fausto Brizzi con cui ha già lavorato ai tempi di “Poveri ma ricchi”.

E poi c’è la conduzione del Capodanno di Mediaset accanto a Federica Panicucci. Il film, comunque, sarà sulla sua vita che le ha viste davvero tutte: dalla partenza dalla campagna pugliese con l’arrivo a Milano a cibarsi solo di ananas senza sapere cosa fosse perché non l’aveva mai mangiata alle tante cadute e risalite: «nella mia vita c’è stato veramente tutto e di tutto: vittorie, sconfitte, drammi, malattie: dalla prostata all’infarto passando per l’ischemia e l’edema alle corde vocali.

Ma non mi sono mai arreso. – ha detto a “Oggi” – Avevo deciso di smettere di cantare: lo dissi anche in tv. Salvo poi tornare in voce quasi miracolosamente dopo aver cantato qualche nota in una chiesa un tempo frequentata da Padre Pio». Un altro progetto è l’incremento della sua produzione di vini da 1,5 milioni di bottiglie a 5 milioni ampliando l’offerta e la vendita che per ora avviene in Germania, Austria, Polonia, Russia, Cina, America, Canada.

Soprattutto a 78 anni, Al Bano si sente libero di dire la sua, su tutti gli argomenti più scottanti che lo riguardano, a partire da chi l’accusa di aver mollato il talent di Milly Carlucci per via di impegni presi in precedenza: «Ho solo una televisione il giorno 5 a Santiago de Compostela e ho solo quello e lo difendo.

Io non lascio per ragioni che voi state millantando», ha detto a “Citofonare RaiDue”. In realtà non è la prima volta che Al Bano partecipa per qualche settimana ad un programma e poi si ritira visto che era già successo all’“Isola dei Famosi” dopo aver vinto un televoto contro Giucas Casella e anche in quell’occasione la sua voglia di andarsene non era passata inosservata.

Al Bano parla di tutti, anche del fenomeno del momento: «I Maneskin? Io fui il primo con gli Stones. – ha ricordato al “Corriere della Sera” – Era il 1967. Facemmo cinque tappe. Cantavo: “Io di notte”; “Nel sole”; “The House of the Rising Sun”; “What I Say”.

Nel loro camerino, scoprii l’odore della marijuana». Poi sulla vecchia storia del plagio di Michael Jackson a cui fece causa: «”Will You Be There” era uguale ai miei “Cigni di Balaka”. Gli americani mi proposero un accordo: io rinunciavo alla richiesta di danni, ma Michael avrebbe cantato con me all’Arena di Verona per beneficenza.

Era una bomba o no?». Purtroppo non si fece nulla perché nel frattempo arrivarono le accuse di pedofilia alla popstar americana. Poi c’è la triste questione della drammatica scomparsa a New Orleans il 4 gennaio ‘94 della figlia Ylenia che Romina Power continua a considerare scomparsa e che per lui, invece, non lo è più. Recentemente sui social, la Power ha pubblicato molte foto della figlia con l’aggiunge dell’hashtag “missingperson”, ovvero persona scomparsa.

Al Bano invece, purtroppo, non ha più speranze: «Ho parlato con le due persone a cui disse, davanti al solo Mississippi, “io appartengo all’acqua”. Lì, ho rivisto mia figlia e ho capito che si era buttata nel fiume. Nell’ultimo anno, era cambiata, era andata a scrivere un libro sugli homeless in Belize.

Romina, invece, pensa che l’hanno drogata ed è da qualche parte». Romina, già, il grande amore della prima parte della sua vita, quella storia d’amore iniziata nel 1967 sul set del film “Nel Sole”: «Io non sapevo chi fosse lei, lei non sapeva chi io fossi. Notai che aveva la minigonna: era la prima che vedevo».

Anni meravigliosi, canzoni cantate insieme che sono diventate la colonna sonora di un’Italia che aveva voglia di amore e di libertà, una famiglia meravigliosa e poi la fine: «Il suo amore ha iniziato a spegnersi dal ’90. Si era stancata delle tournée e anche della mia voce.

Mi diceva: sul palco, mi spacchi i timpani. Ha avuto un cambio di personalità. Era tornata quella della Roma degli artisti», ha ricordato Al Bano riferendosi agli anni da adolescente di Romina vissuti in una Roma libera e nel pieno di un boom artistico con incontri di alto livello, dal re Hussein di Giordania a Mario Schifano, a Paul McCartney. Era anche l’epoca in cui Romina si dilettava con l’arte, la pittura e il cinema in cui appariva anche nuda.

E se è vero che “Justine ovvero le disavventure della virtù” di Jesus Franco con Klaus Kinski e tratto dal libro del Marchese De Sade è del 1969, Al Bano se ne tira fuori: «I film nuda, però, glieli faceva fare la madre, Linda Christian». L’addio però fa ancora male anche se ormai sono passati tanti anni: «Ci siamo lasciati male. Quanti soldi di avvocati ho dovuto spendere… Qualcuno pagato a rate».

Polemiche a parte, il cantante oggi dice di essere in gran forma, dopo i problemi di salute di pochi anni fa, e punta al festival di Sanremo: «L’ultima volta, sono stato fatto fuori dalla giuria di qualità con una canzone straordinaria». Magari non in gara, ma speriamo che Amadeus lo chiami almeno per un’ospitata. Se lo merita.



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