Carolyn Smith mette all’asta i suoi abiti



E’ la presidentessa di giuria più temuta (e amata!) della Tv. Quando parla lei, in pista a Ballando cala il silenzio e, fino a che non emette il verdetto sollevando la paletta con i voti, tutto rimane sospeso. «Quest’anno sono più severa del solito», ammette Carolyn Smith. «Il cast è splendido, ha immense potenzialità, c’è un’energia incredibile mentre balla: voglio essere uno stimolo a dare il meglio, ogni volta». Manica stretta, quindi, nei giudizi, ma cuore grande.



Carolyn quest’anno ha dato vita a un’iniziativa benefica nobilissima. «In ogni puntata indosso un abito da sera ispirato al mondo della danza. Dieci modelli che ho deciso di mettere all’asta su Charity- Stars, ogni settimana. Devolvo il ricavato per l’acquisto di un macchinario per il reparto oncologico dell’Idi, l’Istituto dermopatico dell’Immacolata di Roma. A modo mio cerco di dare una mano, un supporto concreto», racconta. «Sono in cura in questo centro per il mio “intruso”, il tumore al seno che è comparso cinque anni fa. So quanto può essere utile dare un contributo. Voglio restituire qualcosa a chi mi aiuta da anni».

Per realizzare gli abiti la Smith ha chiamato alcune delle sartorie specializzate nei vaporosi capi da ballo che si vedono volteggiare sulle piste e nei teatri. «Siccome li metto all’asta e io non ho un’altezza da mannequin e non sono un grissino, ho fatto realizzare vestiti adattabili, che possano andare bene a ogni fisicità». Carolyn di moda se ne intende. «Diciamo che mi piace, ma non amo l’omologazione, i look seriali.

Ci tengo a essere unica nel mio modo di vestire. Fino a un po’ di anni fa prediligevo il nero, adesso è come se attingessi energia dai colori che indosso, perciò preferisco farmi avvolgere dalle tinte forti, anche fluo. Dal guardaroba scelgo sempre qualcosa che accenda l’atmosfera e, per voi di Gente, sfilo in anteprima con gli outfit che indosserò nel talent di Raiuno e che poi metto all’incanto». Da bambina Carolyn adorava due cose: ballare e ricamare, impreziosire e valorizzare gli abiti che avrebbe messo per le gare. «Mia madre Moyra faceva la sarta, lavorava per l’alta moda. È stata lei – e poi anche la scuola che frequentavo in Scozia – a insegnarmi a cucire, a prestare attenzione anche al più piccolo dettaglio.

Crescendo ricamavo a mano, a una a una le paillettes dei miei abiti da ballo. Poi ho iniziato a impratichirmi con la macchina da cucire e a dare sfogo alla mia creatività realizzandomi da sola l’intero modello. Anche oggi mi capita di modificare o elaborare un capo per renderlo ancora più mio, più somigliante al mio stile, al mio modo di essere». Artista eclettica, adora dare forma a ciò che sente dentro, esprimendosi non solo con la moda, ma anche attraverso la gestualità, la danza: per questo ha lanciato Sensual dance fit, il primo programma di ballo pensato per tutte le donne che desiderano riscoprire la propria sensualità, l’eleganza e la femminilità.

«È un percorso straordinario che aiuta a entrare in contatto con se stesse, prendendosi cura del proprio corpo e della propria anima. Ora abbiamo circa 140 insegnanti e 130 scuole in tutta Italia», racconta fiera Carolyn. «Il nostro motto è I’m a woman first, ed è un modo per iniziare a mettere la figura della donna un pochino più al centro. Spesso noi siamo abituate ad anteporre tutto: famiglia, figli, lavoro, casa. Ecco, io penso invece che la donna debba guardarsi, ascoltarsi, dedicarsi del tempo per affrontare poi con maggior slancio e felicità tutto ciò che la circonda. E riuscire a farlo ballando è meraviglioso ». È piena di entusiasmo Carolyn, qualsiasi cosa faccia. «Non mi fermo mai, ho sempre mille idee e il sorriso stampato sul viso. Perché la vita è bellissima e io, con gratitudine, me ne ricordo ogni giorno».



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