Damiano David dei Maneskin make up e indumenti femminili



Damiano David l’ha commentata così: “Uh! Un uomo con la gonna”. Si tratta della foto che vedete qui a destra, che il cantante dei Maneskin ha pubblicato sul suo profilo Instagram che conta ben 4,4 milioni di follower. Sguardo in camera, giacca portata a petto nudo e mini scozzese, una catena a mo’ di collana, anfibi e trucco nero sugli occhi, ricorda tantissimo lo stile da lolita di Britney Spears nel video della sua famosissima canzone Baby One More Time, e sembra dire, con il suo solito fare tra lo strafottente e l’adorabile tipico dei ventenni: «Cosa c’è di strano?». Ma proprio niente caro Damiano, anzi!



L’immagine è piaciuta tantissimo ai suoi fan: ha ottenuto più di 800 mila cuoricini (così si misurano i “like” su Instagram) tra cui anche quello di Belen Rodriguez, poi misteriosamente scomparso, e ha avuto più di 13 mila commenti di fan impazziti, commenti che si possono tutti riassumere in un concetto, ormai verità inscalfibile dell’Internet: Damiano dei Maneskin seduce pure con la gonna. Anzi, forse piace proprio grazie alla gonna. Icona della moda gender fluid, quella che non ha genere femminile o maschile, il cantante si

propone sempre con completi rosa confetto, gonnelline tartan, orecchini di perle, occhi truccati. E ormai incarna quei valori di fluidità sessuale e libertà tanto cari ai giovani della generazione Z, i ventenni di oggi. Non a caso Damiano non perde occasione di dichiararsi femminista e di sostenere le donne, tra cui la sua bellissima fidanzata, la modella e influencer Giorgia Soleri.

Altro tema sostenuto dal cantante sono i diritti degli omosessuali: recentemente lui e il chitarrista Thomas Raggi si sono scambiati un bacio durante una esibizione in Polonia, dove l’amore gay è osteggiato. Quella di portare indumenti femminili, corsetti, tacchi e calze a rete però per Damiano non è una scoperta recente e acchiappalike. Da circa un anno la band è seguita da Nick Cerioni, stylist italiano che in passato ha lavorato anche con Madonna, ma fin dalle loro prime apparizioni a X-Factor 11, nel 2017, i ragazzi si sono

sempre distinti per il loro look sexy e androgino. A quel tempo, forse, ci fu lo zampino del loro giudice Manuel Agnelli, cantante della storica rock band milanese Afterhours, lui stesso un’icona con capelli lunghi, torso nudo e pantaloni di pelle. Per dire: Agnelli, quando cantava sui palchi dei centri sociali negli anni Novanta, si esibiva vestito da ragazza.

Tornando a Damiano, non stupisce quindi che, avendo un mentore del genere, durante la semifinale di X-Factor si sia cimentato seminudo in una sensualissima pole dance, la danza attorno a un palo tipica dei locali di strip-tease americani.

Quella sera sancì definitivamente la consacrazione di Damiano David come sex symbol ambiguo, fama che è rapidamente cresciuta. La band ormai è lanciatissima anche nel mercato internazionale. Dopo aver vinto a mani basse con il singolo Zitti e buoni l’ultimo Festival di Sanremo (nella serata finale hanno sfoggiato tacchi e tutine trasparenti della maison italiana Etro, la casa che li veste fin dagli esordi), i Maneskin hanno

bissato il successo conquistando il primo posto anche all’Eurovision Song Contest, cosa che ha regalato loro una visibilità mondiale. In pochissimi giorni, complice probabilmente anche proprio il look di Damiano, i Maneskin sono entrati nelle classifiche inglesi e americane, fino all’incredibile risultato di diventare i più ascoltati di Spotify: con la loro Beggin infatti sono in testa alla Global Chart e la loro fotografia campeggia su un cartellone luminoso della mitica piazza Times Square di New York.

Il quotidiano inglese The Guardian e quello americano The New York Times hanno dedicato articoli alla band, elogiando anche l’aspetto androgino di tutti i Maneskin, ma soprattutto di Damiano. Per non dire della popstar americana Miley Cyrus, anche lei diventata loro fan.

Che il cantante sia sempre stato un sex symbol anche per le donne più grandi come Alba Parietti e Selvaggia Lucarelli (più volte hanno espresso il loro, ehm, gradimento) è innegabile: lui stesso ha dichiarato che le donne gli tirano i reggiseni ai concerti e che, durante i “firmacopia”, spesso succedeva che le mamme delle fan gli facessero la mano morta. «Perché piaccio tanto alle donne? Boh. Forse perché sembro più grande di quel che sono. Sembro uno navigato», dice il cantante.

In realtà, affermano gli esperti, è proprio il contrasto tra il suo viso spigoloso e molto maschile e gli abiti femminili a creare un mix irresistibile. «Tant’è vero che questo look sugli altri due componenti maschili della band non ha lo stesso effetto dirompente e sensuale», fa notare Nello Barile, sociologo della moda e dei media all’Università Iulm. «Ovviamente questo innesto di femminile sul maschile non l’ha scoperto Damiano.

A parte che il gusto per l’androgino, né uomo né donna, è sempre esistito, nella musica i primi a imporlo negli anni Settanta furono David Bowie, Lou Reed, Iggy Pop, icone dell’ambiguità sessuale, artisti molto carismatici del glam rock. Damiano di suo aggiunge i valori postmoderni dei ragazzi di oggi: la fluidità di genere, la libertà sessuale, il desiderio di individualità. C’è una sorta di processo di feminilizzazione dei giovani uomini, che non sono solo maschi, ma anche sensibili ed emotivi, come piace alle ragazze». In-somma oltre la gonna, potrebbe esserci molto di più. È la nascita di un uomo nuovo o solo l’ennesima moda? Staremo a vedere.



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