Emanuel Caserio: chi è, età, fidanzata, lavoro, cuiosità e vita privata



Tutti lo conoscono grazie al suo fascino e soprattutto per essere un attore della soap Il paradiso delle signore, ma effettivamente ha una fidanzata oppure no?



Come abbiamo detto in precedenza Emanuel Caserio, è il bello è dannato de Il paradiso delle signore alla fama di essere uno Sciupafemmine. l’attore a 30 anni ed è originario di Latina nel Lazio.

Sappiamo che in passato l’attore ha avuto una storia con una signora molto più grande di lui. Il suo flirt che teneva cugina ha scosso era per via che la donna era madre di una sua amica.

Lui stesso poi ha confermato che la storia è finita. Ha finito il rapporto sia con lei che con la sua amica. Emanuele Caserio non si ritiene per nulla uno Sciupafemmine.

Vita privata

Non si sa molto della sua vita sentimentale, ma ha dichiarato di aver avuto una relazione con la madre di una sua amica. Al riguardo, ha dichiarato: “Con la signora, comunque, non ci vediamo e non ci sentiamo più. Neanche con la mia amica, che della nostra storia non ha mai saputo nulla.

È una questione un po’ particolare”. Emanuel ha infatti la fama di essere un donnaiolo, e non lo nasconde nemmeno nelle sue dichiarazioni: “Più che donnaiolo direi un ragazzo simpatico e timido che, proprio per questo, può piacere. Il donnaiolo è proprio a caccia, io no. Ma credo che la mia gentilezza, l’essere dolce e disponibile piaccia. Non sono un leone, semmai un tigrotto”.

Ha perso un fratello di nome Edoardo, in tenera età, e lo commemora spesso attraverso i suoi post di instagram nelle ricorrenze che lo riguardavano, commuovendo i suoi fan.

Abbiamo fatto una piacevole chiacchierata con Emanuel Caserio che ci ha parlato di com’è nata l’idea della serie “Dieci giorni almeno”, ma anche de “Il Paradiso delle Signore” le cui riprese potrebbero riprendere tra luglio e agosto e del sogno di recitare in una commedia agrodolce alla Virzì nel ruolo del protagonista.

Emanuel, ci racconti com’è nata l’idea di “Dieci giorni almeno”, la prima web serie realizzata ai tempi del coronavirus?

“Un giorno ci siamo chiesti come mai si fosse fermato davvero tutto, in particolare in un settore come quello artistico dove esistono la creatività e la fantasia, e se la pandemia avesse bloccato anche le menti creative. Così ho chiamato i miei colleghi, la squadra tecnica de Il Paradiso delle Signore, Massimiliano Mattiello per la sceneggiatura, Vittorio Torre per il montaggio, la costumista Santina Cardile, Matteo Iacobis e Marco Di Nella per le musiche e Marco Terenziani per le grafiche. Abbiamo inventato insieme “Dieci giorni almeno”, realizzandola in tre settimane e mettendola online su Youtube, Instagram e Facebook con il solo obiettivo di portare un po’ di buonumore al nostro pubblico”.

E’ stato complicato girare la serie attraverso gli smartphone?

“E’ stato complicatissimo perchè l’abbiamo creata velocemente. In tre settimane è stata scritta dallo sceneggiatore e diretta su skype. Ci sentivamo su whatsapp o con messaggi, tutto il lavoro è stato fatto tramite collegamento. E’ una serie girata a budget zero e interamente con i cellulari, quindi ha i suoi difetti ma siamo orgogliosi di averla creata. Ora stanno nascendo molti progetti sul web come questo”.

Nella serie web interpreti un attore di nome Marco…

“Marco è un attore insicuro che non distingue più se stesso dalla maschera che indossa. All’interno della serie ognuno di noi ha un ruolo preciso collegato al settore dell’audiovisivo perchè al centro della storia ci sono questi dieci personaggi che vogliono realizzare un corto nonostante la quarantena e vivono le difficoltà della pandemia che sono le stesse che abbiamo vissuto in prima persona”.

A causa della pandemia sono state bloccate in anticipo le riprese de Il Paradiso delle Signore. In che modo pensi possa ripartire il settore del cinema e della tv?

“Penso che si ripartirà lentamente, con le giuste precauzioni. Dovremmo riprendere a girare Il Paradiso delle Signore a luglio-agosto. Non oso immaginare uno spettacolo fatto solo in tv o che non ci sia la possibilità di andare al cinema. Si viene privati di qualcosa di bello perchè sia il cinema che il teatro hanno la loro magia dal vivo, il primo rappresenta un momento intimo, in cui lo spettatore abbandona quello che c’è all’esterno e si catapulta in una scatola nera facendo i conti con se stesso, il secondo ti offre la percezione degli atteggiamenti umani, delle emozioni dirette, che la tv non può darti”.

Oltre alla realizzazione della serie web, come hai trascorso queste giornate in casa?

“Ho ripreso delle vecchie passioni come il disegno, la pittura, la scultura che avevo accantonato per mancanza di tempo, per gli impegni legati al lavoro. Questa parentesi mi è servita per rimettermi in gioco. Se non ci fossero stati questi lunghi silenzi non avrei avuto modo di confrontarmi con me stesso”.

Ne Il Paradiso delle Signore interpreti Salvatore Amato, un personaggio dalle mille sfaccettature. Cosa ti affascina maggiormente di lui?

“Salvatore è un personaggio molto particolare, ironico, solare, ma nasconde anche una grandissima fragilità. Quando questi due mondi che lo caratterizzano si scontrano creano un bel caos, ed è interessante interpretarlo perchè è come se vivesse sulle montagne russe. L’affetto che arriva dal pubblico dimostra che Salvatore è entrato nel cuore degli spettatori ed è la soddisfazione piu’ grande”.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

“Ho fatto dei provini ma per ora Il Paradiso delle Signore è il mio primo pensiero, perchè è una serie che mi piace molto e a cui tengo. Poi con “Dieci giorni almeno” ho scoperto che mi piace la regia, quindi mi cimenterò in qualche progetto dietro la cinepresa”.

Da ragazzo giocavi a pallavolo, come mai poi hai abbandonato la carriera sportiva?

“Non avevo talento e quando l’ho capito ho lasciato perdere. Volevo essere unico in qualcosa e nella pallavolo non lo ero, e quindi mi sono dedicato alla recitazione e penso di aver fatto la scelta giusta”.

Un sogno nel cassetto…

“Vorrei recitare in una commedia agrodolce alla Virzì nel ruolo del protagonista o interpretare una serie tv, in stile americano, dove c’è un po’ di tutto, dramma, commedia, come accade nella vita reale. Sto vedendo This is us e Sex Education e mi piacciono molto”.



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