Al “Grande Fratello VIP” ha mostrato il suo vero carattere. Francesco Oppini, figlio di Alba Parietti e Franco Oppini, finora era conosciuto solo grazie ai suoi celebri genitori. Il ragazzo, che lavora in una concessionaria di automobili e come commentatore sportivo in una rete locale, si è fatto amare dal pubblico del reality di Canale 5, anche e soprattutto per la splendida amicizia che ha stretto con Tommaso Zorzi. Quest’ultimo ha ammesso di provare per Oppini qualcosa di più di un semplice legame amicale.
Francesco, invece, è felicemente fidanzato con Cristina e, nonostante per lui si tratti solo di amicizia, ci tiene molto a non recidere il legame con il gieffino. “Io per Tommaso ci sarò sempre come amico. Accetterò, però, di smettere di vederlo se questo dovesse creargli dei problemi a livello emotivo. Mi adeguerò”, ha spiegato Oppini che all’interno della casa ha cominciato a pensare per la prima volta seriamente all’idea di diventare padre.
“Sarà un papà dolcissimo” ha assicurato la fidanzata e mamma Alba, neanche a dirlo, non vede l’ora di diventare nonna. Francesco nella casa ha molto parlato del suo rapporto agcom questa madre così bella, famosa ed ingombrante. “Quando mi veniva a prendere a scuola cercavo di scappare e non farmi trovare perché non sopportavo le battute, a volte volgari, che i miei compagni facevano su di lei. Non è stato sempre facile essere suo figlio”, ha rivelato.
Quando i suoi genitori hanno divorziato lui era molto piccolo e all’inizio ha sofferto parecchio. “I miei amici mi mostravano le foto sui giornali in cui si vedevano i miei genitori fotografati con altri partner e non era piacevole. I bambini da piccoli sono crudeli” ha aggiunto Oppini. La partecipazione al “GF VIP” gli ha portato fortuna ed ora Piero Chiambretti lò ha voluto a “Tiki Taka” il programma calcistico di Italia 1. Insomma, tra i progetti di allargare la famiglia e le nuove avventure professionali, Francesco non avrà un attimo di terreo libero, ma quando sarà padre avrà-Alba pronta a trasformarsi in baby sitter.
