Harry e Meghan vogliono fa pace con la Regina Elisabetta



Dopo l’addio all’Inghilterra e ai doveri reali, dopo l’intervista a Oprah Winfrey e le accuse di razzismo alla famiglia real, dopo la demolizione del ruolo genitoriale di Carlo… Insomma, dopo la più grande frattura familiare e dinastica in casa Windsor dai tempi di Edoardo VIII, il principe Harry e la consorte Meghan stanno tentando un dietrofront inaspettato che punta a riconquistare l’affetto di nonna Elisabetta.



I primi contatti risalgono ai giorni successivi a Ferragosto, quando lo staff dei duchi di Sussex, in quel di Montecito, California, ha cominciato a tastare il terreno con la segreteria privata di sua maestà. L’ordine del giorno? Fissare un incontro con la regina per motivi familiari, che ben presto hanno assunto un nome e un cognome: Lilibet Diana Mountbatten-Windsor.

Sì, Harry e Meghan desiderano tornare nella vecchia (e da loro bistrattata) Inghilterra per presentare alla bisnonna la sua undicesima discendente, quella che, con tocco ruffiano evidenziato da tutti i commentatori, i genitori hanno deciso di chiamare con il diminutivo familiare della monarca, oltre che con il nome della indimenticata “Principessa del popolo”, Diana.

Naturalmente quel circolo di eminenze grigie che compone la Royal Household (la casa reale) ha fatto sapere ai tabloid britannici di aver appreso con «sbigottimento » questa richiesta, visti i «patemi» che la sovrana ha dovuto affrontare nell’ultimo anno e mezzo a causa della coppia di «ingrati».

L’ultimo colpo basso alla sovrana è stato assestato dall’edizione aggiornata, uscita il 31 agosto, di Finding Freedom, la biografia dei Sussex curata dai giornalista Omid Scobie e Carolyn Durand in cui viene reso noto il disappunto di Harry e Meghan per la reazione di Elisabetta, rea, scrivono gli autori, di aver reagito in modo piuttosto algido alle accuse sollevate dalla coppia circa i commenti razzisti espressi da un membro della famiglia sulla pelle di Archie.

Quel passaggio del comunicato successivo all’intervista rilasciata a Oprah, “i ricordi possono variare”, è stato ritenuto troppo distaccato, disimpegnato. La valutazione, d’accordo, è stata smentita da Harry e Meghan che hanno precisato, tramite i loro legali, “di non aver partecipato alla stesura del libro”, ma il fatto che i contenuti non siano stati smentiti la dice lunga.

Retroscena editoriali a parte, i rispettivi staff dei duchi e di sua maestà devono ora valutare quale possa essere l’occasione migliore per l’incontro. Harry e Meghan stanno usufruendo di un congedo parentale di venti settimane, lo stesso garantito ai dipendenti della fondazione benefica da loro istituita, Archewell, che dovrebbero scadere, dunque, nella seconda metà di ottobre.

Quest’ultimo frangente di pausa dagli impegni pubblici – che Harry ha “violato” partecipando a una gara di polo per beneficenza con l’amico e campione Nacho Figueras, e Meghan lanciando la campagna 40×40 a sostegno delle donne che hanno perso il lavoro a causa della pandemia – potrebbe essere impiegato in un viaggio con destinazione Balmoral, l’amato castello scozzese dove Elisabetta, tutte le estati, si trattiene fino alle prime settimane di ottobre.

Un atto di gentilezza dopo che, nel 2019, la coppia aveva declinato un invito della regina nelle Highlands. Ma più probabilmente il luogo della reunion sarà invece un altro maniero, quello di Windsor, che Elisabetta ha eletto a sua residenza da quando è scoppiata la pandemia. Anche perché, tema di non poco conto, Lilibet deve essere ancora battezzata. In un primo tempo l’entourage dei Sussex aveva fatto trapelare l’intenzione di organizzare una cerimonia privatissima nel villone californiano di Montecito.

Ma oggi prevale l’idea che Harry e Meghan non vogliano fare differenze tra i due figli. Archie ha avuto una cerimonia tradizionale, con tanto di vestina in pizzo (replica di quella commissionata dalla regina Vittoria nel 1841) che i bimbi di famiglia si tramandano, avvolta dalla magia del castello risalente a Guglielmo il Conquistatore che dà il nome alla dinastia di cui fa parte. Stessa cosa deve accadere per Lilibet, che già ha conquistato un primato che la differenzia non solo dal fratello ma dall’intera gens reale.

La piccola è infatti la prima discendente di Giorgio VI, padre di Elisabetta, a essere nata fuori dai confini britannici. Insomma, un battesimo al castello riavvicinerebbe Lilibet alla tradizione e al cuore dei sudditi. I suoi genitori, nonostante la ferrea politica di privacy in cui è immersa la loro residenza californiana, potrebbero addirittura consentire a un fotografo di fiducia, come Chris Jackson, di riprendere il visino della bambina che il pubblico non ha ancora visto.

Un gesto di distensione verso gli inglesi che, secondo un recente sondaggio di Yougov, hanno eletto Harry e Meghan come reali meno popolari, appena un gradino sopra l’impresentabile Andrea di York. Il battesimo poi implica degli invitati. I membri senior della famiglia reale non ne potranno essere esclusi, anche se Carlo e William continuano a non avere rapporti con Harry. Ancora una volta il ruolo chiave spetterà a Kate la diplomatica, alla sua prova più difficile: tentare la riconciliazione in terra britannica con i Sussex. Se ci riuscirà, raggiungerà un record, in anticipo su quello di prima regina borghese d’Inghilterra.



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