Lorella Cuccarini i segreti e le confessioni della ballerina



Se dovesse dare un titolo alla sua vita in questo momento, Lorella Cuccarini prenderebbe in prestito il titolo di una canzone di Diodato, Che vita meravigliosa. «Un inno alla bellezza di ciò che viviamo, in ogni suo risvolto.



Mi reputo una donna fortunata: ho avuto molto di più di quanto potessi immaginare, sia nel privato, con mio marito sposato trent’anni fa e i nostri quattro figli, sia sul piano professionale. Da ragazza ero piena di sogni, di voglia di fare e pensavo che fosse già bellissimo poter vivere del mio lavoro, di quello che desideravo, nello spettacolo. Non immaginavo che avrei potuto crescere tanto, avere una carriera così lunga: nonostante gli alti e bassi, sono già 36 anni.

E, anche se non amo i bilanci, ammetto con estrema gratitudine che la vita è bellissima, che sono serena, che mi appassiona ancora ciò che faccio, e che, se dovesse finire tutto oggi, sarei pienamente soddisfatta».

Lorella ha la voce squillante. Ci accoglie nella sua casa nel verde alle porte di Roma, scortata dal pastore tedesco Percy e dalla gatta Miura, un elegante esemplare di maine coon di un anno. È tra queste pareti, nel giardino curato che si ricarica dopo la puntata di Amici, il talent show di Canale 5, condotto da Maria De Filippi. Quest’anno ha cambiato cattedra: non più ballo, bensì canto. «All’inizio, quando Maria me l’ha proposto, sono rimasta un po’ spiazzata. Ma poi ho capito che lei aveva visto giusto, che ci prende sempre.

Le piaceva avere una prof che si potesse cimentare a 360 gradi. Per me è la seconda edizione, ma è come se fosse un nuovo e stimolante inizio: ho ancora grande passione per ciò che faccio, mi do senza risparmiarmi né accontentarmi e sento le farfalle nello stomaco come tanto tempo fa». L’entusiasmo di Lorella è reale, quasi tangibile, anche quando dice: «Amo lavorare ad Amici, che considero uno degli unici varietà della Tv, visto il grande contenuto artistico, e amo come si lavora con Maria.

Lei mi piace umanamente e come professionista. È una donna sicura, accogliente, con grande capacità di ascolto, è attenta e rispettosa di chi ha di fronte. Non soffre la presenza di altre donne, perché in lei non esiste lo spirito di competizione, e in questo ci somigliamo. Da Maria si può imparare molto: tra noi c’è stata empatia immediata. Mi ha dato un’opportunità professionale e di questo la ringrazio».

Un paio di anni fa si era interrotto all’improvviso il lungo sodalizio artistico tra Lorella e la Rai. «Non ho rimpianti, è un qualcosa che mi sono buttata dietro alle spalle», risponde schietta. «Ho notato che, dopo tanti anni di esperienza in Tv, le cose più belle sono arrivate a sorpresa. Non ho mai scalpitato a vent’anni, figurati adesso (sorride, ndr). Mi ripeto: oggi come ieri non ho mai avuto paura di ringraziare chi mi ha dato una chance nel mio percorso, chi ha creduto in me. Penso a Pippo Baudo, che mi scelse per Fantastico e da lì fu un crescendo; Antonio Ricci che mi volle per Odiens, facendomi debuttare alla conduzione».

Fan numero uno di Lorella, soprattutto ora ad Amici, sono i suoi ragazzi, Sara, Giovanni e i gemelli Chiara e Giorgio. «Sono molto contenti e a me piace coinvolgerli, avere il loro punto di vista per essere in sintonia con un pubblico giovane. Anche mio marito Silvio (Capitta, ndr) è soddisfatto di ciò che sto facendo». Ad agosto hanno festeggiato trent’anni di matrimonio. Qual è il segreto? «Ci siamo scelti, ci siamo amati, e abbiamo deciso di imboccare un percorso comune, consapevoli che ci sarebbero state salite, discese, frenate e ripartenze. E siamo ancora qui: uniti e con lo sguardo rivolto nella stessa direzione.

Dopo tanti anni il nostro amore è più profondo, è un legame inscindibile. È un po’ come se fossimo diventati una cosa sola, senza però mai annullarci l’uno per l’altro. Abbiamo entrambi caratteri forti, ma riusciamo a combinare le nostre anime e a convivere bene, cercando sempre un punto di incontro, una direzione comune nell’educazione dei figli, dove capitava non fossimo perfettamente allineati. Per loro vogliamo essere un rifugio sicuro e solido».

La 27enne Sara è la primogenita. «Dopo alcuni anni trascorsi fuori casa per lavoro, è tornata a Roma, dà lezioni di inglese e sta lavorando con il padre nella sua società di produzione, e con lei anche il fratello Giovanni, che ha 25 anni. Chiara e Giorgio ne hanno 21, finiranno l’università il prossimo anno. Lui è portato per le produzioni musicali, lei fa parte della squadra di calcio femminile della Roma.

Grazie a Chiara ho potuto conoscere la realtà di questo sport, mi sono appassionata dei valori, della serietà e dell’impegno che sta dietro a ogni partita, ogni allenamento, e questo mi ha portato a diventare dirigente della società. È un hobby, ma mi permette di dare una mano. E questo mi piace». E lei piace moltissimo agli italiani, da sempre.

Anche se quando si guarda allo specchio… «Non mi sono mai vista bella, ma carina. In adolescenza, invece no, non mi piacevo particolarmente: ero timida, pacioccona, avevo i capelli corti. Sono stati i primi lavori a far sì che io iniziassi ad avere un po’ di consapevolezza, a far emergere la mia femminilità. È stata una scoperta di me stessa, avvenuta man mano. Non ho mai fatto leva sulla bellezza: non pensavo fosse un valore sul quale puntare. Mi sono sempre impegnata al massimo, lavorando sodo per dare il meglio. Ma, ammetto che in scena mi trasformo.

Se mi metti sul palco divento spudorata, ho osato come mai nella vita, riuscendo a tirar fuori parti di me che nemmeno pensavo di possedere, come la sensualità». Ma quando si spengono le luci, Lorella torna a casa, tra il verde, dalla famiglia, dai suoi cuccioli. Un porto sicuro sul quale fonda una felicità fatta di valori, impegno e semplicità e che la porta a cantare, come Diodato: “ah, che vita meravigliosa!”.



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