Beppe Grillo: “Tutti contro di noi. Questo Parlamento non se lo merita nessuno, figuriamoci Draghi”



Dopo la crisi di governo, la caduta di Draghi e la decisione di andare a elezioni anticipate, Grillo si rivolge ai propri sostenitori. “L’Italia merita tante cose e noi non siamo riusciti a farle: Anch’io mi sento in colpa. Ma abbiamo fatto qualcosa di straordinario: sono tutti contro di noi. Siamo una piaga. E quando tutti sono contro di noi significa solo una cosa: significa che abbiamo ragione”, dice in un messaggio pubblicato sul suo blog. Ancora: “Non fatene un problema. Siamo antibiotici e se perdiamo questo aspetto perdiamo il centro di gravità in cui collocarci”.



Nel suo videomessaggio parla di “un momento particolare di caos, di caos strano, quantico“. E dice: “Finiremo tutti in un buco nero, finiremo tutti lì amalgamati in una molecola: tutti i capi dei partiti, i presidenti o non presidenti, tutti stretti lì. Viaggiamo a 1700 km all’ora, tutti lì, non c’é niente di fermo. Il Movimento c’è? Non c’è? Non lo so se è disintegrato o molecolare o quantico. Non lo so…

Poi prosegue: “Possiamo essere morti tra 15 giorni, non lo so. Ma so che questi nostri due mandati sono la luce nella tenebra, sono l’interpretazione della politica in un nuovo modo, come un servizio civile. Sia io che Casaleggio quando abbiamo fatto queste regole non l’abbiamo fatto per l’esperienza, per andare avanti, ma perché ci vuole una interpretazione della politica in un nuovo modo. Noi siamo questi e la legge dei due mandati deve diventare una legge di Stato. L’Italia si merita una legge sui due mandati e sui cambi di casacca“.

Non manca il commento su Luigi Di Maio: “Ci vuole una nuova interpretazione della politica e vi dico la verità: tutti questi sconvolgimenti, queste defezioni nel nostro Movimento, queste sparizioni sono provocate da questa legge dei due mandati che è innaturale, che è contro l’animo umano. C’è gente che fa questo lavoro, entra in politica per diventare poi una “cartelletta”. Gigino “a cartelletta” ora è di là che aspetta il momento di archiviarsi in qualche ministero della Nato. Ed ha chiamato decine e decine di cartellette che aspettano come lui di essere archiviate a loro volta in qualche ministero“.

Grillo parla anche di Mario Draghi e di quanto accaduto mercoledì scorso in Senato. “Ho guardato il Parlamento mentre Draghi parlava e non era Draghi che mi sconcertava, ma la visione di quel parlamento lì. Una visione vecchia, di gente che è lì da 30 o 40 anni e in cui cominciavamo ad essere dentro anche noi, noi che siamo pure il gruppo più giovane. Questo Parlamento qui non se lo merita nessuno, figuriamoci Draghi. Non se lo merita neanche l’ultimo degli italiani“, afferma.

Infine, il messaggio di chiusura ai pentastellati: “Vi abbraccio tutti, vorrei un coraggio da trasmettervi, io ho un cuore che pulsa: altro che cuore dei banchieri io c’ho un cuore da ragioniere



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