Chi è Miriam Ciobanu, morta nell’incidente dopo la lite con il fidanzato a Pieve del Grappa



A 22 anni, Miriam Ciobanu aveva già vissuto una vita piena di colpi di scena. Studentessa di psicologia, attivista per i diritti delle donne e viaggiatrice, la donna all’alba di martedì 1° novembre è stata investita e uccisa nel trevigiano. Poco prima di morire, aveva litigato con il fidanzato e aveva deciso di tornare a casa a piedi dopo aver cercato, invano, di in contatto con il padre. Nel cuore della notte, il padre aveva spento il cellulare.



Nata a Udine, la giovane donna uccisa da un’auto lunedì sera viveva da diversi anni con il padre a Onè di Fonte. Anche la madre e il nuovo compagno, che gestisce il bar Da Miki a Fietta, vivono poco lontano. L’uomo che l’ha investita è stato arrestato martedì mattina: i test hanno dimostrato che aveva consumato alcolici in precedenza.

Le analisi del sangue hanno rivelato che Miriam aveva degli stupefacenti in circolo e che la notte della tragedia avrebbe dovuto dormire dal suo ragazzo. Dopo la lite, ha cercato di chiamare il padre (erano le tre), ma lui stava dormendo.

Poco dopo, ha scelto di tornare a casa a piedi ed è stata investita da un’auto mentre attraversava la strada. Gli amici la descrivono come una ragazza amante dei viaggi: recentemente era stata a Valencia, in Spagna, ma non disdegnava le gite fuori porta, soprattutto sulle Dolomiti bellunesi. Un’altra “fissazione” era la cura del proprio corpo, e il suo aspetto nelle foto postate sui social media appare sempre ben curato.

Miriam era una studentessa modello che, nonostante il suo sogno di diventare criminologa, si era iscritta alla facoltà di psicologia. È stata trovata morta per strada, investita da un camion. Aveva solo il suo computer (presumibilmente per i compiti scolastici) e alcuni fogli scritti a penna. Per pagarsi gli studi, aveva lavorato come cameriera in un bar dove aveva conosciuto il suo ragazzo (che lavora come cuoco).

Era anche una grande amante dei libri. L’ho vista citare sui suoi social network autori famosi, come Pirandello: “Va’ là che è una magnifica commedia, codesta tua coscienza che ti basta”. Anche online, su Instagram e Facebook, si possono notare le tante amicizie che coltivava e le uscite a cui partecipava.



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